VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE

Valutazione
Inaccettabile, Ambiguo
Tematica
Donna, Famiglia
Genere
Drammatico
Regia
Cristina Comencini
Durata
108'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
Roberta Mazzoni, Cristina Comencini liberamente ispirato al libro "Va' dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro
Musiche
Alessio Vlad, Claudio Capponi
Montaggio
Nino Baragli

Sogg.: liberamente ispirato al libro "Va' dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro - Scenegg.: Roberta Mazzoni, Cristina Comencini - Fotogr.: (panoramica / a colori) Roberto Forza - Mus.: Alessio Vlad, Claudio Capponi - Montagg.: Nino Baragli -Dur.: 108' - Coproduz.: Videa, Roma - G.M.T. Productions, Paris - Project Film Produktions, Munchen

Interpreti e ruoli

Virna Lisi (Olga anziana), Margherita Buy (Olga giovane), Galatea Ranzi (Ilaria), Valentina Chico (Marta), Massimo Ghini (Augusto), Tcheky Karyo (Ernesto), Luigi Diberti, Anna Teresa Rossini, Lavinia Guglielman, Sara Sanvincenti, Francesca Bortolotti, Valeria Sabel, Giacomo Piperno, Valeria D'Onofrio, Maria Grazia Boni

Soggetto

Olga, un'anziana donna di famiglia-bene, vive sola in una villa confortevole appena fuori Trieste, in zona carsica, dopo una vita disorientata e segnata da contraddizioni, ambiguità, drammi familiari, su cui si sforza ora di riflettere, affidando ad un diario le proprie valutazioni quasi esame di coscienza sulle vicende di cui è stata protagonista. Cresciuta nel benessere di una famiglia borghese, ligia ai formalismi d'inizio del 1900, ha un rappor-to arido con i genitori, per assenza di dialogo e di comunicazione; va sposa scarsamente convinta ad Augusto, un ricercatore che non la coinvolge nella propria ricerca sul mondo degli insetti, che l'aveva affascinata da bambina e ora le è causa di incubi notturni angosciosi. Recatasi per un periodo di cure e riposo a Porretta Terme, Olga incontra Ernesto, un medico per il quale prova un'irresistibile passione e riesce a nascondere al marito l'adulterio, che si protrae anche al termine della cura. Frutto dell'adulterio è Ilaria, che le cre-sce in casa come legittima, ma segnata dal disagio e dall'incomunicabilità con il genitore ufficiale, che le è estraneo, e con lei, che istintivamente la rifiuta perché, dopo la nascita della bambina, Ernesto è morto in un inciden-te d'automobile. Dopo la morte del marito Augusto, nel corso di un diverbio, sfugge ad Olga la verità, che sconvolge la trentenne Ilaria a sua volta madre senza marito della piccola Marta spingendola a una folle corsa suici-da in automobile. Olga si prende cura di Marta, alla quale, dopo la propria morte, il doloroso diario rivela il dramma che ha funestato la sua vita.

Valutazione Pastorale

Del romanzo di Susanna Tamaro il film conserva solo la trama esteriore più ovvia, con larghe concessioni all'episodio dell'a-dulterio, dilatato e dettagliato con palese compiacimento, ad uso di Marghe-rita Buy, il cui principale merito è quello di recitare la parte di falsa ingenua e sprovveduta, in lunghe sequenze passionali che interpreta da esperta. Che cosa significhi per Cristina Comencini "dove ti porta il cuore" è molto ambi-guo: le ragioni del cuore come un lasciarsi andare all'emozione del momen-to, a dispetto della coscienza, del buonsenso, della ragionevolezza? Fatalità di circostanze che congiurano ai danni di un'innocenza e di un'incoscienza iniziale, che non riesce ad evolversi col tempo verso una consapevolezza e una responsabilità matura? E serve quindi da paravento alla trasgressione e alla menzogna di un'intera vita? Più che le ragioni del cuore, il film descrive le disavventure personali con riflessi sociali di una sprovveduta, in balìa di sentimenti momentanei, un vero fenomeno di patologia psichica. Non è la storia di tre generazioni, ma l'autobiografia di Olga, adultera e bugiarda per-sino con sé stessa, narrata dalla sua voce fuori campo, in una specie di sdol-cinata telenovela, alla nipote Marta. Al di là degli anacronismi vistosi nelle ricostruzioni d'epoca e ai difetti di regia, la recitazione di Virna Lisi, di buon livello professionale, e qualche flash indovinato sul mondo dell'infanzia non bastano a salvare il film dalla mediocrità.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV