VROOM *

Valutazione
Discutibile, Complesso
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Beeban Kidron
Durata
92'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
VROOM
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Jim Cartwright
Musiche
Adam Kidron, Michael Mc Evoy
Montaggio
Stephen Singletton

Sogg. e Scenegg.: Jim Cartwright - Fotogr.: (panoramica/a colori) Gale Tattersall - Mus.: Adam Kidron, Michael Mc Evoy - Montagg.: Stephen Singletton - Dur.: 92' - Produz.: Film Four International, British Screen

Interpreti e ruoli

Clive Olven (Jake), Diana Quick (Susan), Davio Thewlis (Ringe), Richard Henders (Abe), Bill Rodgers (Bluto), Tim Potter (Harry), Moya Brady (Tess), Rosalina Bennett (Lyn)

Soggetto

in una piccola città inglese, dove la vita è meschina e monotona, due giovani amici disoccupati, Jake e Ringe, posseggono una grossa e vecchia macchina americana, che riparano da anni di nascosto. Quell'auto rappresenta la loro unica possibilità di fuga verso la libertà. Jake è molto ammirato dalle ragazze, ma resta affascinato da una donna assai più matura di lui, Susan, che è separata dal marito. Lei lo respinge per un po', ma poi si lascia conquistare dalla sua giovinezza, dal suo amore sincero e dalla sua tenerezza, e accetta di seguire il ragazzo, quando questi, cacciato di casa dalla sorella, decide di partire con Ringe sulla macchina per un viaggio senza meta e senza regole. I tre sono felici ed antusiasti: vivono un sogno. Anche quando vengono derubati di tutti i bagagli da due autostoppisti, un pugile da strada e il suo manager, non si abbattono, ma continuano allegramente il viaggio avventuroso. Giunti nella regione dei Laghi, e incantati dalla bellezza della natura, si stabiliscono in una casetta diroccata, che riparano alla meglio. Dopo qualche tempo il terzetto riparte, ma ormai tutti i loro soldi sono finiti. Susan si sente stanca dei disagi, che sopporta, e decide di ritornare ad una vita tranquilla: teme di diventare un peso per Jake, e lo esorta ad andarsene prima che il suo sogno finisca. Ringe, che aspirava a diventare un piccolo campione di pugilato, rinuncia al progetto e accetta un lavoro molto umile, ma sicuro. Cosi, sentendosi incompreso anche dalla donna malata e dall'amico, ma sempre pieno di sogni e assetato di libertà, Jake prosegue da solo, sull'auto coloratissima, il viaggio, che lo deve portare lontano dalla piattezza della meschina vita quotidiana. Riprendendo la corsa veloce, gli pare di librarsi in volo sopra la terra.

Valutazione Pastorale

questo interessante film inglese descrive con intelligente acutezza i caratteri dei tre protagonisti, presentandoceli prima nello squallore soffocante della cittadina in cui vivono, fra situazioni familiari sgradevoli e continui motivi di insoddisfazione o di umiliazione, e poi durante il viaggio per mezzo del quale i due giovani vogliono fuggire da tutto questo, e in cui la donna matura si lascia coinvolgere, perchè nell'amore di Jake, vede la giovinezza, che per lei sta sfiorendo. Nel viaggio si rivelano le diversità dei temperamenti. Ringe, che ha modeste aspirazioni, e più che altro ha seguito Jake, rinuncia presto, e si accontenterà di un modestissimo impiego. Susan, dopo un periodo folle, in cui si è lasciata travolgere dal grande amore, decide infine di lasciare il ragazzo, e con raziocinio della donna matura, abbandona anche lei il suo sogno e torna a casa, alla normalità. Ma Jake, pur addolorato dall'abbandono delle sole persone che ama, non pensa neppure di rinunciare ai suoi sogni, ai suoi ideali, e prosegue solo, senza dubbi né timori, ma col solito entusiasmo. Il film è molto curato, sia nella descrizione dell'ambiente di provincia, sia nella finezza con cui vengono descritti i principali personaggi e i loro sentimenti. Abilmente disegnate anche le vivaci figurette di contorno, dalla ballerina grassa al manager del pugile. Un quadro complesso quello che il film offre: una storia di sentimenti sinceri, nella quale non c'è erotismo, ma vero amore (anche se è un amore illegittimo), e per i giovani non ci sono disperazione nè droga, ma speranza e fiducia nella vita. Certo, alcuni si arrendono, ma qualcuno continua a sognare. Veramente ottimi tutti gli attori, che interpretano con molta espressività i loro difficili ruoli. Specialmente notevole è Diana Quick, che offre il suo volto già segnato da qualche ruga al personaggio di Susan.

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