Waiting for the Barbarians

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Guerra, Potere, Rapporto tra culture, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Ciro Guerra
Durata
114'
Anno di uscita
2020
Nazionalità
Usa, Italia
Distribuzione
Iervolino Entertainment
Soggetto e Sceneggiatura
J. M. Coetzee
Fotografia
Chris Mengers
Montaggio
Jacopo Quadri
Produzione
Zakaria Alaoui, Monika Bacardi, Deborah Dobson Bach, Brian W. Cook, Martin Franklin, Penelope Glass, Andrea Iervolino, Danielle Maloni, Olga Segura

Interpreti e ruoli

Robert Pattinson (Mandel), Gana Bayarsaikhan (La ragazza barbara), Greta Scacchi (Mai), Johnny Depp (Colonnello Joll), David Dencik (The Clerk), Mark Ryalance (Magistrato), Sam Reid (The Lieutenant), Harry Melling (Soldato)

Soggetto

Stati Uniti, un avamposto di frontiera nel deserto. La cittadella è governata da un magistrato saggio e pacifico. L’arrivo improvviso del colonnello Joll, dai mezzi duri e irreprensibili, turba l’equilibrio della fortezza. È l’inizio di una caccia alle streghe verso gli stranieri.

Valutazione Pastorale

Nato nel 1981 in Colombia, il regista Ciro Guerra ha trovato grande popolarità nel 2018 con “Oro verde”, film che ha inaugurato la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes. A Venezia 76 è in concorso con il suo primo film in lingua inglese, “Waiting for the Barbarians”, un debutto a tutti gli effetti nel cinema hollywoodiano – a produrre però è l’italiano Andrea Iervolino – con nel cast Mark Rylance, Johnny Depp e Robert Pattinson; l’opera prende le mosse dal romanzo del premio Nobel John M. Coetzee. In una messa in scena imponente, “Waiting for the Barbarians” affronta in verità una storia “piccola”, densa e universale, centrata sul senso di accoglienza e rispetto. Si guarda oltre confine con sospetto, con astio, rapportandosi all’“altro” non con desiderio di ascolto e comprensione, ma ricorrendo a una violenza feroce e gratuita. Nel film ci si domanda quando arrivino i barbari, in verità i barbari sono già all’interno della fortezza, impersonati dal colonnello Joll (Johnny Depp) e dai suoi ufficiali provenienti dal cuore dello Stato con arroganza e spregiudicatezza. È certamente valido il racconto, che poggia su una regia robusta, la narrazione in alcuni passaggi appare forse segnata da lungaggini e momenti di stasi. Significativo è il personaggio del magistrato interpretato da Rylance, l’unico in grado di mostrare autentica umanità e misericordia. L’opera a Venezia76 ha ottenuto la menzione speciale del premio cattolico internazionale Signis con la seguente motivazione: “una metafora senza tempo che possiede un messaggio universale sulla dignità umana e sul coraggio necessario a capire le persone più che opprimerle. L’opera sfida coloro che sono in grado di cercare la pace e di opporsi alla guerra, il dialogo piuttosto che la distruzione”. Dal punto di vista pastorale il film “Waiting for the Barbarians” è complesso, problematico e per dibattiti, con attenzione ai minori per le scene di violenza.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come opportunità per discutere di accoglienza, comprensione, rifiuto della violenza e rispetto della dignità umana. In presenza di minori è bene prevedere la presenza di adulti ed educatori.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV