Orig.: Stati Uniti/Australia (2013) - Sogg.: tratto da "Wolverine" di Chris Claremont, Frank Miller - Scenegg.: Christopher McQuarrie, Mark Bomback, Scott Frank - Fotogr.(Scope/a colori): Amir Mokri - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Michael McCusker - Dur.: 126' - Produz.: Lauren Shuler Donner, Hugh Jackman, Hutch Parker, John Palermo. - Anche in 3D.
Interpreti e ruoli
Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Will Yun Lee (Harada/Silver Samurai), Tao Okamoto (Mariko Yashida), Svetlana Khodchenkova (Viper), Hiroyuki Sanada (Shingen Yashida), Hal Yamanouchi (Yashida), Rila Fukushima (Yukio), Brian Tee (Noburo Mori), Famke Janssen (Jean Grey), Patrick Stewart (Charles Xavier)
Soggetto
Logan ha ormai deciso di liberarsi della propria immortalità. Mr. Harada, proprietario di una delle più potenti industrie giapponesi, ormai malato e in fin di vita, lo convoca a Tokio. Anni prima, durante lo scoppio della bomba a Nagasaki, Logan aveva salvato la vita a Harada. Oggi l'imprenditore chiede al cuo antico amico di cedergli l'immortalità, ma Logan è fortemente contrario. A Tokio Logan (il mutante Wolverine) ritrova Mariko, un tempo sua fidanzata, figlia di Shingen, membro dello Yakuza e nemico di Logan. La ragazza, che Harada ha lasciato sua erede universale, entra nel mirino degli uomini di Shingen. Per salvare lei, e se stesso, Logan deve affrontare sfide quasi impssibili. Ci riesce, dopo molte scontri crudi, ma il suo stato di mutante continua ad accompagnarlo e a condizionarlo.
Valutazione Pastorale
In "X Men le origini" (2009) si raccontava il violento passato di Logan/Wolverine, che per la sua sete di vendetta entra nel programma militare ideato da William Stryker e si trasforma in una feroce macchina da guerra con artigli retrattili. Dall'originale "X Men", diretto da Brian Singer nel 2000, sono passati 13 anni e altre tre puntate. Il personaggio Wolverine ha assunto uno spazio prevalente, a poco a poco restando protagonista e muovendo le fila di uno spazio narrativo sempre più ampio. La decisione di perdere l'immortalità e di poter finalmente entrare tra gli umani crea le premesse per un'epica dalle conseguenze dure, ostiche, scontrose. Combattuto tra il proprio destino, quello dell'amata Mariko, dell'amicizia con Harada, Logan vive un impossibile presente. Il ricordo della bomba di Nagasaki, quello di Jean, il viaggio in una Tokio spersonalizzata e malata: non c'è più realtà, anzi l'uomo che vuole perdere gli artigli vive il sogno di un sogno. E' il taglio più sofisticato e riuscito della regia di Mangold: che si cala a pieno titolo nel rapporto tra memoria, nostalgia, ambizioni. Le dure regole del mondo giapponese, i riti, le tradizioni, l'impossibilità di cambiare abitudini: è un mondo asfittico, chiuso quello in cui Logan prova a muoversi e a ricominciare una nuova vita. Sembra riuscirci ma l'apparizione finale di Charle sulla sedia a rotelle all'aeroporto rimette tutto in discussione. Il gioco è destinato a proseguire. Se non vanno bene eroi o supereroi, se non si può essere normali, a chi toccherà il compito di salvare il mondo? Suggestivo in qualche passsaggio e in altri momenti rumoroso e algido, il film resta di prevedibile scorrimento e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come spettacolo di buon livello, più faclmente seguibile da parte degli affezionati e dei conoscitori della saga.