WRONG TURN

Valutazione
Inaccettabile, farneticante
Tematica
Violenza
Genere
Horror
Regia
Rob Schmidt
Durata
84'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Germania, Stati Uniti
Titolo Originale
Wrong turn
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
Ella Cetral
Montaggio
Michael Ross

Orig.: Stati Uniti/Germania (2003) - Sogg. e scenegg.: Alan McBay - Fotogr.(Normale/a colori): John Bartley - Mus.: Ella Cetral - Montagg.: Michael Ross - Dur.: 84' - Produz.: Constantin Film GMBH.

Interpreti e ruoli

Desmond Harrington (Chris), Eliza Dushku (Jessie), Jeremy Sisto (Scott), Emmanuelle Chriqui (Carly), Lindy Booth (Francine), Kevin Zegers (Evan)

Soggetto

Entrato male in una curva, Chris perde il controllo della macchina e va a sbattere contro una Range Rover ferma di fronte a lui. Dopo un iniziale alterco, Chris e i ragazzi che erano sul fuoristrada cercano di capire come uscire dal luogo dove si trovano, all'interno di una fitta boscaglia. Cominciano a camminare e ben presto si imbattono in strane creature che dimostrano di voler dare loro la caccia. Da quel momento per Chris, Scott, la sua fidanzata Carly e Jessie prende il via un incubo che porta alla progressiva eliminazione del gruppetto. Provando a fronteggiare nemici quasi invisibili, che si arrampicano sugli alberi, i ragazzi sono senza difesa, e con loro soccombe anche un poliziotto. Quando anche questi essere mostruosi sembrano poter essere eliminati, eccoli tornare, pronti a mietere nuove vittime.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un brutto esempio di quell'horror 'on the road' che in altre occasioni ha invece offerto spunto anche per qualche riflessione su miti, paure, attese di certe fasce giovanili americane. Qui niente di tutto questo. Il racconto si compiace di concentrarsi solo sulla violenza degli 'zombie', cercando per di più giusticazioni a buon mercato nelle sequenze iniziali dedicate alla manipolazione genetica. Il regista (già autore del mal riuscito "Delitto & castigo a Suburbia") vorrebbe spacciare il tutto per una denuncia degli sperimenti genetici che generano mostri. Per niente credibile (e, se lo fosse, anche un po' razzista), il film poggia solo su truculenze efferate, insistite, inutili. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile, e nell'insieme farneticante, UTILIZZAZIONE: è da evitare, sia in programmazione ordinaria che in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere per i minori in occasione di passaggi televisi e di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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