ZATHURA UN’AVVENTURA SPAZIALE

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Avventura, Bambini, Famiglia
Genere
Fantastico
Regia
Jon Favreau
Durata
100'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Zathura : A Space Adventure
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Soggetto e Sceneggiatura
David Koepp & John Kamps tratto dal libro omonimo di Chris Van Allsburg
Musiche
John Debney
Montaggio
Dan Lebental

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal libro omonimo di Chris Van Allsburg - Scenegg.: David Koepp & John Kamps - Fotogr.(Normale/a colori): Guillermo Navarro - Mus.: John Debney - Montagg.: Dan Lebental - Dur.: 100' - Produz.: William Teitler, Scott Kroopf, Michael De Luca.

Interpreti e ruoli

Jonah Bobo (Danny), Josh Hutcherson (Walter), Dax Shepard (astronauta), Tim Robbins (il padre), Kristen Stewart (Lisa)

Soggetto

Quando il padre si assenta per motivi di lavoro e li affida alla sorella maggiore Lisa, i due fratelli Danny, sei anni, e Walter, dieci anni, cominciano a litigare fra loro. Dopo l'ennesimo battibecco, Walter rinchiude Danny in uno scantinato, dove il piccolo scopre una vecchia scatola con un gioco da tavolo in metallo: si chiama Zathura e, ricevuto il rifiuto di Walter, Danny comincia a giocarci da solo. Le mirabolanti avventure spaziali che da quel momento prendono forma finiscono però per coinvolgerli tutti e due. Resisi conto che tornare indietro é impossibile, i fratelli si fanno coraggio e, dopo aver superato enormi difficoltà, arrivano alla fine del gioco, ossia tornano a casa. Poco dopo, la madre, che è separata dal padre, arriva a prenderli.

Valutazione Pastorale

Chris Van Allsburg, autore di libri per bambini, ha scritto anche il copione di questo "Zathura", concependolo come una sorta di ripresa di "Jumanji". Non un seguito, perché i personaggi sono diversi, ma un proseguimento, in quanto originato anche qui dalla scoperta di un gioco. L'operazione funziona in pieno. La spigliata partecipazione dei due bambini si inserisce bene nel contesto di una fantascienza che sa più di favola che di fantastico. Merito del regista é quello di saper sviluppare le fasi del gioco proprio mettendosi dalla parte dei fratellini, attivando azioni e comportamenti alla loro altezza. Così la fiaba va avanti a briglia sciolta, simpatica e coinvolgente, non escludendo qualche aggancio a temi più importanti (la famiglia, i genitori separati...). Un film del tutto piacevole, che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e senz'altro semplice. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte occasioni per un pubblico di bambini e ragazzi.

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