ZIA ANGELINA *

Valutazione
Discutibile, Realistico
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Etienne Chatiliez
Durata
110'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
TATIE DANIELLE
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Florence Quentin, Etienne Chatiliez Florence Quentin
Musiche
Gabriel Yared
Montaggio
Catherine Renault

Sogg.: Florence Quentin - Scenegg.: Florence Quentin, Etienne Chatiliez - Fotogr.: (normale/a colori) Philippe Welt - Mus.: Gabriel Yared - Montagg.: Catherine Renault - Dur.: 110' - Produz.: Telema, Fr 3 Films Production, Les Productions Du Champ Poirier

Interpreti e ruoli

Tsilla Chelton (Angelina), Catherine Jacob (Catherine Billard), Isabelle Nanty (Sandrine), Neige Dolsky (Odile), Eric Prat (Jean-Pierre Billard), Laurence Fevrier (Jeanne Billard), Virginie Pradal (Madame Lafosse), Gary Ledoux, Andre Wilms, Patrick Bouchitey

Soggetto

la terribile ottantenne Angelina, vedova del colonello Èdouard (al ritratto del quale rivolge lunghi sfoghi), vive nella propria villetta in un piccolo centro della provincia francese, accudita premurosamente dalla mite domestica Odile, sua coetanea, che lei tormenta, trattandola come una schiava. Dopo la morte di Odile, caduta dalla scala, sulla quale l'aveva fatta salire per pulire un lampadario, Angelina va a vivere coi parenti a Parigi, dopo aver venduto la casa e diviso il ricavato fra i due nipoti: Jean-Pierre Billard, marito di Catherine e padre di due ragazzi, e Jeanne Billard, nubile ultraquarantenne, abbandonata dal fidanzato, perché incinta. Istallatasi nell'appartamento di Jean-Pierre, zia Angelina si mostra subito cattiva e sgarbata, rinfacciando ai disprezzati nipoti di averle preso i soldi, mentre fa loro continui dispetti, insudiciando deliberatamente il letto e il bagno, che occupa a lungo senza necessità. Tutti la trattano sempre con rispetto e affetto, ma la zia respinge perfino le affettuosità del piccolo Jean-Christophe, che un giorno abbandona solo nel parco. I nipoti, desiderosi di andare in Grecia in vacanza nel mese di agosto, assumono la giovane Sandrine per occuparsi della zia, durante la loro assenza. Sul principio la vecchia cerca di tiranneggiare la ragazza, ma lei resiste ai suoi capricci e la schiaffeggia: stupita Angelina le si affeziona, le paga la riparazione dell'auto, e le regala una spilla di valore. Ma quando Sandrine vuole andare a passare un week end con Michael, il ragazzo americano, Angelina le rifiuta il permesso: le due litigano, e Sandrine se ne va, restituendo soldi e spilla. Angelina, allora, riduce l'appartamento in un porcile, fa scoppiare un piccolo incendio e si fa trovare denutrita dai soccorritori, per far ricadere la colpa di tutto sui detestati nipoti. Infatti, quando questi tornano dalla Grecia, debbono sopportare il pubblico disprezzo e un'inchiesta della polizia. Assolti, affidano la congiunta ad un pensionato, dove maltratta le compagne e si fa detestare da personale. Poi un giorno Angelina scompare: è fuggita con Sandrine, con la quale si gode una vacanza in montagna, facendosi fotografare entusiasta, davanti alle cime nervose.

Valutazione Pastorale

la storia di zia Angelina è piuttosto inconsueta, perché la protagonista è una perfida ottantenne. Per comprendere la sua malvagità e il suo egoismo bastano pochi episodi: il suo comportamento verso Odile (le calpesta i fiori, l'accusa di furto, cerca di farla passare per rimbambita e infine ne provoca la morte, costringendola a lavorare sopra la scala); l'abbandono del nipotino nel parco; la partecipazione ad una cena elegante dei nipotini, presentandosi agli ospiti in salotto con la camicia da notte sporca di macchie schifose. Più i parenti sono buoni e pazienti con lei (e non solo per i soldi), più lei si approfitta di loro e li tormenta. Ma quando arriva Sandrine, che le tiene testa e la schiaffeggia, Angelina la stima e le si affeziona, e alla fine, quando va in montagna con la ragazza, sembra istaurarsi fra loro una specie di complicità. Etienne Chatiliez, non nuovo a speciali problemi di famiglia, dipinge con molta cura il ritratto della perfida "zietta", interpretata magnificamente da Tsilla Chelton. Nella società d'oggi il problema della vecchiaia è grave e amaro: risulta irritante e sgradevole questa zia Angelina, che avrebbe tutto (salute sufficiente, benessere finanziario e affetto dei parenti) e si dimostra invece così cattiva, godendo furbescamente nel fare del male a chi le fa dei bene. Il comportamento della protagonista e quello del medico e delle infermiere del pensionato (che sfacciatamente si dedicano a giochetti erotici), motivano la valutazione di "discutibile".

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