ZORA LA VAMPIRA

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Giovani
Genere
Grottesco
Regia
Marco e Antonio Manetti
Durata
105'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
Squarta
Montaggio
Federico Marco Manaschi

Orig.: Italia (2000) - Sogg. e scenegg.: Marco e Antonio Manetti - Fotogr.(Panoramica/ a colori): Federico Schlatter - Mus.: Squarta - Montagg.: Federico Marco Manaschi - Dur.: 105' - Produz.:Marco Scaffardi e Carlo Verdone.

Interpreti e ruoli

Toni Bertorelli (Dracula), Micaela Ramazzotti (Francesca detta Zora), Ivo Garrani (il prete), Carlo Verdone (commissario Lombardi), Sandro Ghiani (Cuddureddu), Valerio Mastandrea (Nicola Speranza), Chef Ragoo, Raffaele Vanoli.

Soggetto

Deciso ad allontanarsi dalla Transilvania, il Conte Dracula arriva col fedele servo a Roma, e trova alloggio in un modesto appartamento al Prenestino. Girando in cerca di prede, arriva al centro sociale. Qui, una sera, incontra Zora, ne resta affascinato, sente di poter ricominciare ad amare e di non voler più bere sangue innocente. Dafne però era già stata morsa, in breve muore e nel quartiere comincia la caccia al colpevole. Sulle sue tracce si mette anche il commissario Lombardi,che usa metodi molto sbrigativi. Zora chiede a Dracula di diventare una vampira, ma lui è fermo nella decisione e rifiuta. L'assalto dei poliziotti alla casa di Dracula fallisce, tutti muoiono. Allora un agente si infiltra nel centro sociale per avere informazioni. Quelli del centro preparano un'azione contro Dracula, nella quale coinvolgono anche il parroco. Il gruppo si dirige a Napoli, dove Dracula si è trasferito. Nella nuova casa, Dracula e Zora si sposano. Di fronte al minaccioso arrivo da Roma, Dracula cerca di difenfere le proprie ragioni di 'immigrato' ed 'extracomunitario'. Arriva Lombardi e uccide Zora. Dracula allora la morde e ne fa una vampira, poi esce alla luce del giorno e si annulla. Il servo e Cianuro, un ragazzo del Prenestino, portano via il corpo di Zora.

Valutazione Pastorale

Comincia male e finisce peggio questa commedia che per pura convenienza si può qualificare come grottesca. L'immersione nel clima romanesco delle borgate é subito esasperata verso toni ripetitivi che con deprimente paragone richiamano alla mente il recente esempio del "Piotta". Andando avanti, niente migliora, perché la storia non ha capo né coda, non sa che registro scegliere, non c'é coerenza narrativa. Nel vuoto di una sceneggiatura degna di tal nome, rimane in primo piano una miscellanea di volgarità e di velleitari intenti ironici. Confuso e presuntuoso il discorsetto pseudo moralistico di Dracula visto come extracomunitario attirato subdolamente dalle lusinghe della televisione italiana e poi emarginato; qualunquista la figura del commissario violento interpretata da Carlo Verdone; per concludere con il dileggio della Chiesa e della Croce al momento di coinvolgere un parroco dai comportamenti ben poco credibili. Messaggi maldestri ed espressi male, turpiloquio, offese, insulti: dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come del tutto inaccettabile, e negativo.
UTILIZZAZIONE: é da sconsigliare, sia in programmazione ordinaria, sia in altre circostanze.

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