I film in sala dal 12 febbraio 2015

martedì 10 Febbraio 2015
Un articolo di: Redazione

 

Inaugurata il 5 febbraio 2015 la 65. edizione del Festival di Berlino (5-15 febbraio), la rassegna è tra le più importanti a livello mondiale insieme alla Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e al Festival di Cannes. Molti i titoli in cartellone nelle varie sezioni del Festival tra cui si segnalano: Queen of the Desert di Werner Herzog con Nicole Kidman, Knight of Cups di Terrence Malick con Christian Bale, Natalie Portman e Cate Blanchett, nonché il film evento della stagione Cinquanta sfumature di grigio, in anteprima internazionale fuori concorso (e dal 12 febbraio in sala) della regista Sam Taylor-Wood, che porta sul grande schermo l’omonimo best-seller erotico. Sempre a Berlino è stata proposta una sezione sulle serie TV, dove in corsa c’è la serie di Sky Italia 1992 di Giuseppe Gagliardi con Stefano Accorsi e Tea Falco. 

In sala dal 12 febbraio troviamo numerosi titoli in gara per i Premi Oscar, giunti alla 87. edizione. Anzitutto Birdman o L’imprevedibile virtù dell’ignoranza (Birdman) di Alejandro González Iñárritu, film di apertura della 71. Mostra di Venezia e candidato a 9 Oscar, tra cui Miglior film. È la storia del tentativo di riscatto dell’attore Riggan Thomson (Michael Keaton in forma smagliante) che dopo un grande exploit sul grande schermo cerca di ritrovare il suo pubblico mettendo in scena un testo a Broadway. Sceneggiatura deflagrante tra eccessi e follia, luogo abitato da fantasmi e da miraggi di psicologie deviate, il film vive di lampeggianti immagini e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Candidato sempre al Miglior film è Selma. La strada per la libertà (Selma)di Ava DuVernay, storia che ci porta a riscoprire la figura di Martin Luther King e il suo impegno per l’estensione del diritto di voto a tutti i cittadini americani, afroamericani compresi. Saranno proprio le tensioni sociali gli ideali di pace e uguaglianza messi in campo nella cittadina di Selma a spingere poi il Presidente Lyndon B. Johnson a firmare lo storico Voting Rights Act nel 1965. Film complesso e problematico, ma adatto certamente per dibattiti e per riscoprire una delle pagine più rilevanti della recente storia statunitense. Ancora nella categoria Miglior film è Whiplash di Damien Chazelle,  complessa storia di formazione musicale, con un problematico rapporto tra insegnate e allievo. 

Candidato invece come Miglior film straniero è Timbuktu di Abderrahmane Sissako: è la storia di una comunità africana che lotta per non farsi inghiottire dall’integralismo religioso. Passato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, Timbuktu ha ottenuto il premio della Giuria ecumenica con la seguente motivazione: “Il film è una denuncia forte ma sottile di un’interpretazione estremista della religione. Il premio della giuria ecumenica riconosce al film una grande bellezza formale, la sua ironia e la sua compostezza, e nel criticare l’intolleranza pone molta attenzione all’umanità di ogni persona”. 

Candidati sempre agli Oscar, ma nelle categorie tecniche, sono Unbroken seconda regia di Angelina Jolie e Turner di Mike Leigh, entrambi in sala dal 29 gennaio. Il film di Angelina Jolie è l’appassionante ricostruzione della vicenda dell’italoamericano Louis Zamperini, prima valoroso atleta alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, in seguito soldato che cade prigioniero delle forze giapponesi. Nonostante le numerose torture e difficoltà subite, Zamperini non perde la speranza ma anzi compie un percorso di riconciliazione. Dal punto di vista pastorale l’opera è certamente consigliabile, problematica e adatta per dibattiti. Altrettanto valido è il biopic sul pittore inglese Turner del regista Leigh con interprete (magistrale) Timothy Spall, vincitore della Palma d’Oro come miglior interprete al Festival di Cannes 2014. Il pregio dell’opera è la capacità del regista di affrontare con efficacia il mondo della pittura sul grande schermo, senza scivolare in banali suggestioni.

Non all’Oscar, ma sempre in uscita dal 12 febbraio sono: Romeo & Juliet di Carlo Carlei con le giovani promesse hollywoodiane Hailee Steinfeld e Douglas Booth – nuova versione del dramma shakespeariano girato in inglese e passato al Festival del Film di Roma nel 2013 –, l’action Taken 3. L’ora della verità di Olivier Megaton con l’inossidabile Liam Neeson e il cartoon Shaun, Vita da Pecora – Il Film (Shaun the Sheep – The Movie) di Richard Starzack e Mark Burton, che portano sul grande schermo personaggi della televisione amati dai più piccoli. 

Si segnala poi il documentario di Costanza Quatriglio, Triangle; cinema di impegno civile che indaga sull’incendio in una fabbrica a Barletta nel 2011, accostato al dramma della fabbrica Triangle agli inizi del Novecento negli Stati Uniti. 

Inoltre, è uscito nel circuito delle sale della comunità il film Biagio di Pasquale Scimeca, passato al 9. Festival Internazionale del Film di Roma 2014, dove ha ottenuto la Menzione speciale del Premio SIGNIS – Ente dello Spettacolo con la seguente motivazione: “per la sincerità e il coraggio del regista Scimeca di raccontare, pur da non credente, la vita di un testimone di fede contemporaneo, dedito ai poveri, agli “ultimi” della società, sull’esempio di san Francesco”.


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