I film in sala dal 22 maggio 2014

venerdì 23 Maggio 2014
Un articolo di: Redazione

I film in sala dal 22 maggio, a cura della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI

 

È ancora la 67a edizione del Festival di Cannes (14-25 maggio 2014) a influenzare le uscite in sala della settimana, da giovedì 22 maggio. Anzitutto Le meraviglie di Alice Rohrwacher (Corpo celeste), unica regista italiana ammessa nella sezione ufficiale del concorso, che prende spunto dai ricordi d’infanzia, nella campagna tra Umbria, Lazio e Toscana, per tracciare la storia di una famiglia di apicoltori composta da un padre tedesco, una madre italiana e quattro bambine. Gelsomina è la più grande (12 anni) e lei è l’occhio narrativo principale. Si tratta di un racconto di un rapporto fecondo con la natura, ricercato senza forme di corruzione o scorciatoie commerciali; un “integralismo ecologico” vissuto dai genitori, ma non facilmente comprensibile dalle adolescenti. Aleggia nell’opera anche l’idea della fine del mondo, di come tutto sia destinato a sgretolarsi. Con Le meraviglie, Alice Rohrwacher offre certamente uno sguardo puro, a tratti onirico, alla natura, sul bisogno di ritornare alla terra, quasi un invito-rimedio al degrado che impera nella nostra quotidianità. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Altro film in concorso a Cannes 2014 ora in uscita in sala è Maps to the Stars del regista canadese David Cronenberg (La mosca, Spider, Cosmopolis), che offre uno spaccato impietoso sull’industria hollywoodiana, su fragilità e miserie morali dello star system statunitense. Un cast all star – da Julianne Moore a John Cusack, da Mia Wasikowska a Robert Pattinson – per un racconto duro, esplicito, in alcuni casi gratuito, che non porta grandi novità sull’argomento, sul lato oscuro dell’industria USA. Dal maestro del cinema contemporaneo forse si attendeva un’opera più articolata e maggiormente incisiva. Il film esce con un divieto ai minori di 14 anni, per la complessità e la problematicità di determinate scene. 

Sempre da Hollywood arrivano altri due film: X-Men – Giorni di un futuro passato (X-Men: Days of Future Past) di Bryan Singer e Poliziotto in prova (Ride Along) di Tim Along. Bryan Singer torna alla regia del fantasy-action targato Marvel, dopo il successo di X-Men (2000) e X-Men 2 (2003), prendendo le mosse chiaramente dai fumetti della saga ma anche dalla miniserie tv del 1981, Days of a Future Past. Un film che non scontenterà, dunque, gli appassionati della serie e in generale del genere cinematografico, ma garantirà il coinvolgimento anche di nuove fasce di pubblico; nell’insieme si tratta di un prodotto semplice, ben diretto, positivo. Poliziotto in prova, invece, di Tim Story (I Fantastici 4, I Fantastici 4 e Silver Surfer) seppur di genere action vira più sulla commedia, giocando sul modello del “Buddy Cop Movie” (commedie con poliziotti): un “black humor” non sempre frizzante, soprattutto per un pubblico diverso da quello statunitense.

Passato in concorso al 70a edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, esce finalmente in sala Ana Arabia di Amos Gitaï, regista che nel 2013 ha ricevuto il Premio Robert Bresson della Fondazione Ente dello Spettacolo, nonché la menzione speciale della giuria SIGNIS sempre a Venezia. Realizzato con un unico piano-sequenza (81’), il film racconta il percorso di una giornalista, Yael (Yuval Scharf), che si addentra nella zona tra Jaffa e Bat Yam, in Israele, andando a mostrare le tracce di una difficile convivenza tra israeliani e palestinesi. Convince ancora una volta lo stile e la poetica del regista israeliano Gitaï; oscillando, pertanto, tra vivido realismo e sprazzi di poesia, il film si rivela certamente consigliabile, problematico e adatto per dibattiti. 

Altro film italiano in uscita è Cam Girl di Mirka Viola, alla seconda regia dopo L’amore fa male (2011). L’opera sembra richiamare il riuscito meccanismo narrativo della commedia Smetto quando voglio (2014) di Sydney Sibilia, il racconto di derive estreme-disperate dinanzi alla mancanza di lavoro. Rispetto a Smetto quando voglio, Cam Girl si instrada nel genere drammatico, non riuscendo però ad articolare in maniera convincente l’idea di partenza. Il tema presenta delle problematicità. 

Chiudono le uscite della settimana: Salinger – Il mistero del giovane Holden (2013) di Shane Salerno, documentario ispirato alla biografia Salinger: A Biography di Paul Alexander, che offre un inedito ritratto dell’autore del Giovane Holden (The Catcher in the Rye); Cerro Torre – È la natura a dettare le regole (Cerro Torre – Nicht den Hauch einer Chance, 2013) di Thomas Dirnhofer, doc sulla scalata della cima Cerro Torre in Patagonia di David Lama, giovane alpinista austriaco; l’animazione giapponese Il giardino delle parole (Koto no ha no niwa, 2013) di Makoto Shinkai.

Si segnala, inoltre, il film Welcome to New York di Abel Ferrara, film che si ispira allo scandalo che ha travolto Dominique Strauss-Kahn, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale. Passato a Cannes 2014 e accompagnato da numerose polemiche, è visibile dal 22 maggio solamente in modalità streaming attraverso le piattaforme: Anicaondemand, Chili, Cubovision, Infinity, iTunes, Mymovies, Premium Play.

 


Allegati

Forse ti interessa anche:

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV