I film in sala dal 5 giugno 2014

mercoledì 11 Giugno 2014
Un articolo di: Redazione

 

I film in sala dal 5 giugno, a cura della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI

 

La stagione cinematografia inizia a sentire l’avvicinarsi dell’estate, con la riduzione delle uscite e la flessione del pubblico in sala. Da giovedì 5 giugno 2014 esce il film Walesa – L’uomo della speranza (Walesa. Czlowiek z nadziei) di Andrzej Wajda, maestro del cinema europeo (L’uomo di marmo, L’uomo di ferro). Passato fuori concorso alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2013), Walesa – L’uomo della speranza affronta la biografia, il coraggio del leader polacco Walesa (l’ottima interpretazione di Robert Wieckiewicz), al fianco delle battaglie dei lavoratori con il sindacato Solidarność negli anni Ottanta e, in seguito, presidente della stessa Polonia. Il film prende spunto da un’intervista rilasciata a Oriana Fallaci (interpretata da Maria Rosaria Omaggio) nella sua casa di Varsavia. Da un grande autore di cinema si attende sempre uno sguardo intenso e convincente; nel film biopic Walesa emerge chiaramente l’esperienza e lo stile di Wajda, risulta invece meno riuscito l’impianto narrativo ed emozionale. Dal punto di vista pastorale il film è consigliabile e problematico, adatto per dibattiti e attività educational. 

Arriva direttamente dall’ultimo Festival di Cannes, in concorso nella sezione Un Certain Regard, Incompresa di Asia Argento, alla sua terza regia; non un’opera autobiografica ma comunque intrisa delle esperienze e riflessioni della stessa Argento. È la storia della piccola Aria (il secondo nome di Asia Argento) cresciuta in una famiglia lacerata dalla separazione dei genitori (Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko), costretta a muoversi nel suo percorso di crescita senza particolari punti di riferimento. A fronte di una evidente crescita professionale dietro alla macchina da presa, la regista Asia Argento coinvolge un buon cast di attori per un copione non pienamente riuscito. Per i temi trattati l’opera è complessa e problematica. 

Three Days to Kill di McG (Charlie’s Angels, Terminator Salvation), ma soprattutto su soggetto e sceneggiatura del regista francese Luc Besson e interpretato da un Kevin Costner decisamente in parte. Ambientato a Parigi, è la storia dell’agente della CIA Ethan Renner (Costner), malato terminale e deciso a portare a termine la sua ultima missione: la cattura di due terroristi. Ad aggiungersi alla trama è la dimensione familiare, il recupero del rapporto con la propria figlia Zooey. Un prodotto action per gli amanti del genere, arricchito dallo stile inconfondibile di Luc Besson, che avvicina con grande spettacolarità il cinema europeo a quello hollywoodiano. Il film è senza dubbio complesso e problematico.

Appartenente al genere del mélo è il film Un amore senza fine (Endless Love) di Shana Feste (Country Strong), la storia d’amore contrastata tra la giovane e ricca Jade (Gabriella Wilde) e il meccanico di umili origini David (Alex Pettyfer). Il film ricorre al celebre topos narrativo che ha come modello il Romeo e Giulietta di Shakespeare. 

Dalla mélo alla commedia francese Tutta colpa del vulcano (Eyjafjallojökull) di Alexandre Coffre, che vede nel cast il noto comico francese Dany Boon (Giù al Nord, Supercondriaco). È la storia di due ex coniugi che fanno un viaggio insieme per andare al matrimonio della figlia in Grecia. Nel segno della commedia degli equivoci, caratterizzata dalla verve dell’attore Boon, il film si rivela frizzante ma non sempre all’altezza.

Dalla Svezia arriva, invece, We Are the Best (Vi är bäst!) di Lukas Moodysson, in concorso nella sezione Orizzonti alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2013). Tratto dalla graphic novel Aldrig godnatt di Coco Moodysson, è la storia di tre ragazze di 13 anni che negli anni Ottanta si ribellano all’indifferenza familiare con proteste in stile punk e ambizioni musicali. Segnato da un linguaggio esplicito e colorito, il film è complesso e problematico. 

A chiudere le uscite della settimana il documentario 365 Paolo Fresu. Il tempo di un viaggio di Roberto Minini-Meròt, che racconta biografia e storia di un grande musicista contemporaneo, Paolo Fresu.


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