I film in sala dal 5 marzo 2015

lunedì 9 Marzo 2015
Un articolo di: Redazione

Conflitti fra Stati, guerre che minacciano gli equilibri geopolitici internazionali dopo le terribili ondate delle guerre mondiali, ma anche conflitti privati che deflagrano nei nuclei familiari. È questa la matrice comune che lega diversi titoli in uscita questa settimana, dal 5 marzo 2015. Anzitutto The Search di Michel Hazanavicius ispirato al film Odissea tragica (1948) di Fred Zinnemann, passato in concorso al 67. Festival di Cannes (2014). Lo scenario è quello della guerra in Cecenia nel 1999, con l’attivista dell’Unione Europea Carol (Bérénice Bejo) che cerca di aiutare Hadji (Abdul-Khalim Mamatsuiev), un bambino di 9 anni rimasto senza famiglia. È l’incontro con le conseguenze dell’atrocità e sofferenze imposte dalla guerra, dove a pagare il prezzo più alto sono gli indifesi. Il regista, dopo il successo di The Artist, Premio Oscar nel 2012, si mette in gioco con un genere e un argomento differenti. Se da un lato è da valorizzare il suo coraggio nel cercare di far luce a una pagina di storia dimenticata, in quegli stessi luoghi dove oggi si rischia un nuovo preoccupante conflitto, dall’altro non si può fare a meno di notare che il film meritava maggiori attenzione nella fase di scrittura e montaggio per evitare fragilità e dispersioni. Dal punto di vista pastorale, l’opera è da valutare come problematica e adatta per dibattiti. 

Da un conflitto su scala internazionale a un conflitto che si snoda nella vita provata di una coppia, nel film Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto, tratto dal romanzo omonimo di Margaret Mazzantini. Delia (Jasmine Trinca) e Gaetano (Riccardo Scamarcio) sono una coppia in crisi, pronta alla resa dei conti, nel corso di una cena, in una serata dedicata ai figli. È l’occasione per ripercorrere il loro amore e le fratture apparse negli anni. Sergio Castellitto, al terzo film tratto dai romanzi della moglie Mazzantini, si conferma un regista attento e competente, capace di approfondire le pieghe delle relazioni affettive all’interno della coppia, del nucleo familiare. Dirige con sensibilità due attori, bravi a loro volta a mettersi in gioco con partecipazione. Il film, che in alcuni passaggi risulta artificioso e forse gratuito, offre comunque delle suggestioni interessanti sulla vita della coppia oggi, tra possibilità e (facili) insidie. Il film è complesso e segnato da qualche scabrosità. 

A completare il quadro delle uscite della settimana troviamo altre due proposte da Hollywood. Anzitutto Black or White (Black and White) di Mike Binder con Kevin Kostner, Octavia Spencer e  la piccola Jillian Estell. Tra commedia e dramma razziale, il film cerca di sensibilizzare sul tema dell’integrazione, evidentemente ancora non del tutto risolto all’interno della società americana. Buone le intenzioni, così come la performance degli attori, ma il film presenta qualche debolezza narrativa. Adatto per dibattiti. Arriva poi dagli USA Focus – Niente è come sembra (Focus) di Glenn Ficarra e John Requa, commedia sagomata su Will Smith. È la storia di un esperto della truffa, che si barcamena tra furti, colpi di scena e sfumature sentimentali. Con momenti scatenati ed esilaranti, ma anche con qualche passaggio meno riuscito, il film risulta un po’ ripetitivo. Resta la sensazione di un racconto non sempre godibile. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell’insieme brillante.

Da recuperare dalla scorsa settimana i seguenti titoli: Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani, Vizio di forma di Paul Thomas Anderson e Kingsman: Secret Service di Matthew Vaughn. L’opera del fratelli Taviani è una scommessa vinta, ovvero il recupero in una forma convincente per il pubblico contemporaneo dell’universo narrativo di Boccaccio. Con la partecipazione di molti attori di primo piano del cinema italiano (Paola Cortellesi, Kasia Smutniak, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Carolina Crescentini, Vittoria Puccini, Michele Riodino), l’approccio utilizzato è di buona qualità, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell’insieme poetico. Tratto invece dal romanzo di Thomas Pynchon (Einaudi), Vizio di forma di Paul Thomas Anderson con Joaquin Phoenix nel ruolo di protagonista indiscusso, è una commedia dalle tinte noir, un thriller calato in atmosfere psichedeliche anni Settanta. Complesso e problematico, adatto a un pubblico di appassionati del genere e del regista. È vietato ai minori di 14 anni. Giocando sempre sui generi noti al grande pubblico, muovendosi tra 007 e la sua parodia, Kingsman mette in luce le capacità interpretative di Colin Firth offrendo uno spettacolo di grande vivacità. Per appassionati, tenendo conto di alcune scene violente alla Tarantino.  

 


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