Le uscite in sala dal 20 marzo

venerdì 21 Marzo 2014
Un articolo di: Redazione

 Famiglie in difficoltà in cerca di riscatto. Ecco il filo rosso che unisce due film in sala dal 20 marzo 2014. Anzitutto Noi 4 di Francesco Bruni, noto sceneggiatore (sue le sceneggiature dei film di Paolo Virzì) alla sua seconda regia dopo il successo Scialla! (2011). Bruni racconta la vita complicata di una famiglia, di due genitori separati, l’ansiosa Lara (Ksenia Rappoport) e l’artista squattrinato Ettore (Fabrizio), che si ritrovano insieme ai due figli per un giorno, per festeggiare l’esame di terza media del piccolo Giacomo (Francesco Bracci Testasecca). Sorretto da un ottimo cast, il film Noi 4 presenta un’idea interessante, il racconto di un momento di tenerezza di una famiglia ormai sfaldata; questo però non basta a reggere saldamente la struttura narrativa dell’opera. L’istituzione familiare ne esce sconfitta, nonostante appaia forte il valore dei legami, il bisogno di affettività. Il film è da valutare come consigliabile, problematico e certamente adatto per dibattiti.

Sempre sui legami affettivi e sui percorsi di vita irrisolti si muove il film Non buttiamoci giù (A Long Way Down) di Pascal Chaumeil (Il Truffacuori, Un piano perfetto), adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nick Hornby, che del film è anche produttore. Quattro brillanti attori (Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots) danno vita a quattro personaggi simpatici e problematici, tutti aspiranti suicidi che si trovano sul tetto di un palazzo londinese la notte del 31 dicembre. Non è però la fine, bensì un nuovo inizio; un camminare insieme verso la speranza. Da un tema spinoso trattato però con leggerezza, un film consigliabile e positivo, nonostante qualche lieve incertezza. 

Ancora una commedia in sala, il film italiano Amici come noi di Enrico Lando (I soliti idioti) con due popolari comici del piccolo schermo, Pio e Amedeo (trasmissione televisiva Le Iene). Prodotto dalla Taodue (nota per le serie tv Distretto di polizia o Squadra antimafia, ma anche tutti i film di Checco Zalone e dei Soliti idioti), Amici come noi presenta una storia prevedibile, costruita soprattutto sulle gag comiche dei due attori. Inseguendo risate facili, il film è si rivela semplice e segnato da superficialità; non lascerà comunque delusi gli appassionati del duo comico.

Complesso e problematico è, invece, il film Jimmy P. (Jimmy P. Psychotherapy of a Plains Indian) di Arnaud Desplechin (Racconto di Natale), in concorso al 66° Festival di Cannes 2013. Prendendo le mosse dal saggio scientifico Psychothérapie d’un Indien des Plaines di George Devereux, è la storia vera del reduce di guerra Jimmy Picard (Benicio Del Toro), nativo americano della tribù dei Piedi Neri, affetto da disturbi psicosomatici che viene aiutato dall’etnologo e psicanalista George Devereux (Mathieu Amalric). Il film ruota, pertanto, attorno al rapporto medico-paziente. Interessante e ben recitata, l’opera di Desplechin non è sorretta però da una sceneggiatura adeguatamente dinamica, inciampando in eccessiva verbosità. 

Altro film legato ai problemi psichici, tratto anche questo da un fatto di cronaca, è il docu-thriller L’impostore (The Imposter) dell’esordiente Bart Layton. La scomparsa del giovane tredicenne texano Nicholas Barclay, getta la famiglia nello smarrimento. Tre anni dopo il francese Frédéric Bourdin si finge il ragazzo scomparso. Nonostante l’evidente differenza fisica tra i due ragazzi, la famiglia Barclay si abbandona disperatamente all’illusione di aver ritrovato il proprio figlio perduto, mentre l’impostore mette in scena un raggiro sconcertante, un raggiro nato da problemi psicologici e da mancanza di affetto. Convincente sotto il profilo stilistico, L’impostore è un’opera complessa. Presenta temi problematici, invece, il film italiano Presto farà giorno dell’esordiente Giuseppe Ferlito, che si concentra sulla vita fragile di alcuni giovani segnati dalla droga e dai legami affettivi precari. 

Per gli amanti del genere thriller si segnala l’uscita in sala del film Il ricatto (Grand Piano) del regista-compositore spagnolo Eugenio Mira. Ispirandosi ai capolavori della suspense di Alfred Hitchcock (L’uomo che sapeva troppo), Il ricatto propone la storia di un talentuoso pianista (Elijah Wood) assalito da attacchi di panico, che viene minacciato da un killer (John Cusack) quando ritorna sul palcoscenico. Idea curiosa e diretta con efficacia dal regista Mira, rischia però di arenarsi per una sceneggiatura non ben articolata. 

Chiude le proposte cinematografiche della settimana Amazzonia (Amazonia), in sala dal 23 marzo, il documentario in 3D di Thierry Ragobert, fuori concorso alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2013, dove ha ottenuto il premio ambiente WWF. Suggestiva immersione nella foresta amazzonica al seguito della scimmietta Sai; la voce narrante del documentario per la versione italiana è quella di Alessandro Preziosi. Adatto a un pubblico familiare. 

 


Allegati

Forse ti interessa anche:

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV