“L’ultima volta che siamo stati bambini” di Claudio Bisio. Il messaggio di Liliana Segre

giovedì 5 Ottobre 2023
Un articolo di: Sergio Perugini

Cnvf-SIR. “Caro Claudio ho molto apprezzato il tuo film perché hai saputo rendere la freschezza e l’innocenza dei bambini con un tratto talmente sensibile da offuscare la tragedia che c’è sullo sfondo. Un abbraccio Liliana”. È il messaggio della senatrice Liliana Segre rivolto al regista-attore Claudio Bisio per la sua opera prima, “L’ultima volta che siamo stati bambini”, adattamento del romanzo di Fabio Bartolomei che mette a tema il Secondo conflitto mondiale e la Shoah. A leggere le parole della senatrice Segre è stata Antonella Di Castro, vicepresidente ed assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Roma. Di Castro ha dichiarato: “Un film come questo fa accostare i giovani all’inaccostabile, all’inenarrabile, senza far vedere l’orrore ma lasciandolo sullo sfondo, perché noi adulti si comprenda di cosa si stia parlando e magari lo si spieghi con parole più adatte ai giovani, cui va insegnato sin da subito affinché non si verifichi mai più”. In uscita nei cinema dal 12 ottobre con Medusa, il film si concentra sulla tragedia della Shoah, ricordando il rastrellamento del Ghetto di Roma avvenuto il 16 ottobre del 1943, di cui ricorrono a giorni gli 80 anni.
La storia del film. Roma, 1943. I preadolescenti Italo, Cosimo, Vanda e Riccardo giocano con innocenza alla guerra mentre sullo sfondo risuona l’allarme per i veri bombardamenti. Quando Riccardo, appartenente a una famiglia ebrea, scompare all’improvviso, gli amici decidono di indagare e scoprono così che è stato messo su un treno per la Germania con tutti i suoi cari. Italo, Cosimo e Vanda non si perdono d’animo e si mettono in marcia per andare a liberare l’amico. È l’inizio di un viaggio avventuroso che alterna candore a realismo. “I giovani attori i questo film – ha rimarcato ancora Antonella Di Castro – hanno saputo ridare un po’ di speranza. Probabilmente l’unica possibilità perché non riaccada mai più è che si veda il mondo con il cuore dei giovani, un cuore più pulito, più pronto ad accogliere l’altro come un’opportunità e non come qualcosa da cacciare indietro. Le differenze sono un’opportunità”.

Il valore della memoria e l’impegno nelle scuole
Cnvf-SIR. “È un film cui teniamo molto. Gli abbiamo voluto bene da subito. Lo offriamo agli spettatori non solo perché si tratta di una bella storia, ma perché possiede un significato profondo. Faremo infatti un programma di proiezione nelle scuole. Diamo attenzione al valore della memoria, desideriamo ricordare gli 80 anni del rastrellamento del Ghetto di Roma”. Così Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film, nel presentare alla stampa l’esordio alla regia di Claudio Bisio, “L’ultima volta che siamo stati bambini”, una favola realistica sulla Seconda guerra mondiale e la Shoah raccontate con lo sguardo di un bambino. L’opera è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei. “Ringrazio la Comunità ebraica di Roma – ha aggiunto Letta – con cui abbiamo avviato questa collaborazione due anni fa, confrontandoci con l’allora presidente Ruth Dureghello e il Rabbino Capo Riccardo Di Segni. Usciremo nei cinema il prossimo 12 ottobre con 350 copie, un numero importante. Il 16 ottobre [data della ricorrenza dei rastrellamenti del Ghetto] organizzeremo una proiezione speciale insieme alla Città metropolitana di Roma e alla Comunità ebraica”.
Nell’incontro con la stampa Claudio Bisio ha raccontato come è nato il progetto, la scelta di passare dietro alla macchina da presa. “Ho trovato il libro Fabio Bartolomei bellissimo, così ho acquistato i diritti. Non pensavo subito a curarne la regia; nella terza parte della mia vita, infatti, stavo ragionando di più sulla produzione. Quando ho condiviso il progetto con Giampaolo Letta, che mi ha risposto in 48 ore, ho iniziato a prendere in considerazione l’idea di dirigerlo. Volevo però trovare gli attori giusti”. Bisio ha così richiamato il lavoro con i giovani interpreti Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis e Lorenzo McGovern Zaini, affiancati dai veterani Marianna Fontana, Federico Cesari e Antonello Fassari.
“Questo è il film che volevo realizzare – ha precisato Bisio – soprattutto nel tono che possiede. Amo le parole che mi ha rivolto la senatrice Liliana Segre. La difficoltà più grande per me è stata mantenere il tono del film, del racconto”. Nelle note di regia Bisio richiama infatti l’immaginario cinematografico di riferimento del suo film, giocato tra commedia e dramma: tra i titoli “Jojo Rabbit”, “La vita è bella”, “Un sacchetto di biglie” e “I Goonies!”. “L’ultima volta che siamo stati bambini” è targato Solea e Bartlebyfilm in associazione con Medusa e in collaborazione con Prime Video, prodotto da Sandra Bonzi, Claudio Bisio, Massimo Di Rocco e Luigi Napoleone.

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