MOSTRA DI VENEZIA 2014 – Il regista svedese Roy Andersson vince il Leone d’oro dell’edizione n°71

lunedì 8 Settembre 2014
Un articolo di: Redazione

 La Giuria presieduta da Alexander Desplat, compositore francese, ha emesso verdetti non sempre facili, perché raggiunti tutt’altro che all’unanimità :una conferma è arrivata da Tim Roth che, unico e a premiazione in corso, ha avvertito la necessità di ribadire l’importanza del film “The look of silence”. Il film, diretto dall’americano Joshua Oppenheimer, ha vinto il Gran Premio della Regia.  Il Gran Premio Speciale della Giuria  (una distinzione assai sottile) è andato a “Sivas” , un film turco diretto dall’esordiente Kaan Mujdeci. La Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile è stata assegnata a Alba Rohrwacher protagonista in “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, e per lo stesso film il protagonista Adam Driver ha ricevuto la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile. Vanno ricordati il Premio Mastroianni per il Migliore attore/attrice emergente, andato a Romain Paul per il film “Le dernier coup de marteau” di Alix Delaport (Francia), e il Premio per la migliore sceneggiatura a Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi, autori del copione del film iraniano “Gesseha (Tales)”  diretto dallo stesso Banietemad.  Va aggiunto che la Giuria SIGNIS, oltre al Premio a “Loin des hommes”, ha attribuito una menzione a “99 Homes” di Ramin Barani (Stati Uniti). Gli altri due film italiani in concorso non sono stati presi in considerazione, pur meritando attenzione per motivi molto diversi: “Anime nere” di Francesco Munzi e “Il giovane favoloso” di Martone hanno affrontato una drammatica contemporaneità (il primo, la malavita in Calabria), una suggestiva e fondamentale pagina storica (il secondo con al centro un protagonista di debordante personalità e di inquieta attualità come Giacomo Leopardi).


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