Oltre all’indagine annuale sviluppata dall’ Area Studi della Fondazione Ente dello Spettacolo,  in collaborazione con il dott. Redento Mori (curatore scientificio), il Rapporto presenta un resoconto approfondito della Conferenza Nazionale del Cinema, organizzata a novembre 2013 dalla Direzione Generale per il Cinema, MiBACT, che introduce al cuore del Rapporto, seguito da ‘focus’ tecnici, preziose testimonianze e una sezione dedicata alle Film Commission.

Meritano di essere evidenziati alcuni dati essenziali offerti dal Report:

   -La quota degli incassi registrati dalle pellicole italiane ritorna al 30% del totale, risalendo rispetto alla flessione del 2012 che l’aveva vista fermarsi al 25%

   – In aumento dal 2010 il numero dei titoli in distribuzione. In particolare, nel circuito Cinetel, tra il 2012 e il 2013 si è passati da 833 a 979 pellicole (+13,7 %)

   – Riguardo ai debutti, nel 2013 le opere prime uscite nel circuito Cinetel hanno toccato quota 453, rispetto alle 364 del 2012  con un incremento del 24,7%

   – Le monosale nel 2006 erano 713. Nel 2013 sono scese a 530. In merito agli incassi, le monosale hanno perso il 39,4%.

   – In un solo anno (tra il 2012 e il 2013) gli investimenti sono calati da 493,1 a 357, 6 milioni di euro.

   – Il costo medio di un film in Italia si aggira intorno ai 2,1 milioni di euro.

   – Il sostegno finanziario del Fondo Unico per lo Spettacolo destinato al cinema cala ancora a 91 milioni di euro (erano 99,7 nel 2012, 137,7 nel 2007).

Sono questi solamente alcuni degli spunti offerti dal Rapporto che, in oltre 450 pagine, fotografa in modo dettagliato ed esaustivo la situazione nazionale: un quadro arricchito quest’anno anche da rappresentanti delle Film Commission e dei Produttori televisivi.  Platea numerosa e veramente rappresentativa di tutti i segmenti della filiera cinematografica, occasione importante per rimettere il cinema al centro della discussione. “Anche per questo – ha detto Ivan Maffeis, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo- dobbiamo promuovere strategie e progetti condivisi che sostengano il mondodel cinema e lo aiutino ad attraversare questa stagione di crisi. I primi segnali incoraggianti sono evidenti. E’ necessario a questo punto che ognuno faccia la propria parte per tutelare questo avamposto strategico del patrimonio culturale nazionale”.

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