Cnvf-Sir. Presentato in Rai, a Roma, il film tv “Margherita delle stelle”, biopic sull’astrofisica Margherita Hack diretto da Giulio Base, con Cristiana Capotondi, Cesare Bocci, Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti. Una produzione Rai Fiction e Minerva Pictures, in onda martedì 5 marzo. Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, ha evidenziato: “Da tempo avevo desiderio di fare una produzione come questa; appartiene alla collezione di biopic che riscoprono il genio femminile nella Storia”. Ammirati ha aggiunto: “Hack si è imposta nella scienza, nonostante un maschilismo imperante. Ha saputo parlare al Paese grazie alle interviste che ha rilasciato, dove emergeva la sua grande libertà di pensiero. Dobbiamo moltissimo a lei, soprattutto noi donne”.
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Il regista Giulio Base ha dichiarato: “Un grande privilegio questo film. Mancavo dalla tv da dodici anni e quando sono stato contattato ho detto subito sì a scatola chiusa. Dopo aver letto la magnifica sceneggiatura di Monica Zapelli e Federico Taddia, la responsabilità è cresciuta. Ho studiato i libri di Hack come pure le sue interviste su RaiPlay. Con Cristiana Capotondi ho trovato una sintonia rara”. Inoltre, ha detto: “Hanno capito tutti la ‘sacralità’ del racconto, sia dal punto di vista scientifico sia come esempio di donna, con la sua indipendenza, autoironia, forza e capacità di guardare sempre oltre. Il mio maestro Vittorio Gassman era solito dire: ‘Le donne ci sono superiori in tutto’”.
Monica Zapelli, autrice del copione, ha rimarcato: “Un grande racconto sull’educazione. La scienza ancora oggi non è delle donne, se si guardano i dati. Come è stato possibile allora che una bambina degli anni ’20 sia diventata una scienziata? Di certo è grazie a genitori che le hanno messo davanti la libertà come timone della vita. Una bambina, inoltre, che attraverso lo sport ha compreso che non si può sempre vincere”.
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La protagonista Cristiana Capotondi ha sottolineato: “È stato molto bello calarsi in questo personaggio, un vero e proprio viaggio verso le stelle. Una metafora della vita. Hack ha puntato sulla stella giusta, non solo da scienziata ma anche come donna, grazie a un’educazione familiare ‘controcorrente’. Una donna che stimolava le altre donne a interrogarsi”. L’attrice ha poi chiosato: “Io spero che il pubblico la prenda così, per una bellissima storia di realizzazione che passa anche attraverso l’altro: la formazione familiare, l’amore di un marito, di tanti compagni di viaggio. Un film che restituisce l’importanza di un racconto centrato sull’altro e non sull’io”.
Flavio Parenti, nel ruolo di Aldo De Rosa, ha affermato: “Una storia anticonvenzionale, dal valore culturale per le generazioni presenti e future. Aldo, il marito di Hack, è pieno di poesia: è il suo supporto, un abbraccio nei momenti di fragilità, perché il genio è spesso fragile. Va sostenuto”.