Sono sempre “Incredibili”. La famiglia Parr di nuovo in pista dal 19 settembre

lunedì 17 Settembre 2018
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

A 14 anni di distanza dal primo episodio – “Gli Incredibili. Una normale famiglia di supereroi” (2004) – ecco tornare in sala dal 19 settembre la famiglia Parr, supereroi Disney diretti da Brad Bird. Ne “Gli incredibili 2” c’è sempre tanta azione, unita a una forte carica ironica; numerose poi le suggestione sulle dinamiche familiari oggi, il rapporto tra coniugi e quello tra genitori e figli, nonché le responsabilità di essere supereroi reperibili, sempre pronti a intervenire per il bene comune.

Ipnotizzaschermi, la nuova minaccia
Ci sono tutti i componenti della famiglia Parr nel secondo episodio “Gli Incredibili 2”: il padre Bob, la madre Helen detta “Elastigirl” e i tre figli, Violetta, Flash e Jack-Jack. Lo scenario è cambiato, i supereroi sono dichiarati illegali e la nostra famiglia di Incredibili cerca di condurre una quotidianità pressoché normale. Un giorno però Helen riceve la proposta di ricomparire in pubblico come “Elastigirl”, per rilanciare il ruolo dei supereroi, e per far questo, deve contare sulla collaborazione del marito, che accetta di rimanere a casa e occuparsi di tutto, in primis dei tre ragazzi. Ovviamente, anche qui ci sarà un cattivo da sconfiggere, l’Ipnotizzaschermi (Il Minatore), che punterà a manipolare la realtà e a isolare i difensori della pace.

La vera sfida è nelle mura domestiche
Oltre alla componente action che incalza il film d’animazione, va rilevato che una parte importante della narrazione ruota attorno alla famiglia e le sue dinamiche. Nella storia, infatti, è un continuo approfondire momenti della vita ordinaria dei Parr, dalla gestione dell’economia domestica, all’educazione dei bambini. Un racconto che si fa figlio anche del tempo in cui viviamo, dove può succedere che la madre di famiglia sia assorbita dal lavoro e il padre si renda disponibile a rimanere a casa. Istantanee di vita vera, declinate con leggerezza e umorismo, capace di rendere il film godibile per piccoli ed adulti. Su questo aspetto, in particolare, il regista Brad Bird ha dichiarato: “Mi sono reso conto di provare più interesse nei confronti della famiglia Parr che alle sue avventure contro i criminali. La gente si rispecchia in questi personaggi ed è per questo che li ama tanto”. Ancora Bird poi ha sottolineato: “Abbiamo giocato con gli archetipi tradizionali, la forte figura paterna e la mamma multitasking, ma alla fine ci siamo resi conto che la maggior parte di noi può identificarsi in tutti i personaggi. Chiunque ha dovuto far fronte agli impegni di casa, scuola e lavoro provando la sensazione di non riuscire a gestire tutte le situazioni”.

Una nuova prospettiva sull’eroe
A questa traccia di taglio familiare si aggiunge anche la riflessione più articolata sul posto dell’eroe all’interno della società, il suo bisogno di normalità. Ed è proprio quello che accade al personaggio di Bob, padre di famiglia buono e solidale, che con non poco affanno cerca di gestire i bambini e far filare dritta la casa. Il supereroe pertanto perde quell’aura mitica, di essere al di sopra della realtà. I nostri protagonisti hanno sì poteri, ma sperimentano una vita semplice, abbastanza comune. È un tratto interessante questo, che altera lo sguardo sui supereroi cui cinema, letteratura e fumetto ci hanno abituato principalmente negli ultimi due decenni. Il film accorcia le distanze tra fantasia e realtà, conferendo umanità, prossimità all’eroe. “Gli Incredibili 2” arriva a sottolineare persino che l’attività del supereroe è un lavoro come un altro nella società odierna, un mestiere sempre richiesto e fondamentale, ma non per questo lontano da tutte le altre occupazioni o persino problematiche professionali. Il film della Disney è pertanto un mix indovinato di realismo e fantasia, di evasione ed estratti di quotidianità.


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Gli incredibili 2

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