Su Disney+ il live-action “Peter Pan & Wendy” di David Lowery con Jude Law

venerdì 5 Maggio 2023
Un articolo di: Sergio Perugini

Quasi non si contano, tra cinema e Tv, le trasposizioni della celebre opera di James Matthew Barrie sul bambino senza età Peter Pan. Creato dall’autore inglese nel 1904, Peter Pan è diventato un riferimento nella letteratura per ragazzi (ma non solo), un rimando al sogno dell’infanzia perenne, accostabile al fanciullino di Giovanni Pascoli, a quella condizione di candore e meraviglia da custodire anche quando si diventa adulti.
Tra i tanti titoli, un classico è l’animazione della Disney del 1953 “Le avventure di Peter Pan”; negli anni Novanta e Duemila sono da ricordare il film “Hook. Capitan Uncino” (1991) di Steven Spielberg – con le musiche di John Williams – dal cast hollywoodiano all star tra cui il compianto Robin Williams, Dustin Hoffman e Julia Roberts, e “Neverland. Un sogno per la vita” (2004) di Marc Forster con Johnny Depp, Kate Winslet e Freddie Highmore. Ora la Disney rilegge la storia recuperando il guadagno del cartoon del 1953: è “Peter Pan & Wendy”, un elegante e suggestivo live-action diretto da David Lowery (“Il drago invisibile”, 2016; “Old Man & the Gun”, 2018).
La storia. Londra inizio ‘900, famiglia Darling, i fratelli Wendy (Ever Anderson), Gianni (Joshua Pickering) e Michele (Jacobi Jupe) ricevono di notte la visita del bambino volante Peter Pan (Alexander Molony) e della fatina Trilli (Yara Shahidi), pronti a condurli sull’Isola che non c’è dove nessun bambino diventerà mai adulto. Lì, oltre a fare la conoscenza dei Bambini sperduti, i tre fratelli si imbatteranno nell’amico-nemico di Peter Pan Capitan Uncino (Jude Law)…
Qual è la particolarità di questo nuovo adattamento? Anzitutto, è bene soffermarsi sulla confezione formale, la dimensione visiva e stilistica. Punto di forza, di pregio, dell’opera è, infatti, la qualità del live-action, la messa in scena del racconto tra ricostruzioni reali e un uso diffuso di effetti speciali che ben si amalgamano al punto da non lasciar avvertire lo scalino tra realtà e fantastico. A impreziosire il film è poi un’elegante fotografia, che combina toni luminosi e cupi, mantenendo il racconto su note oniriche.
Dal punto di vista della storia, si assiste a una rivisitazione della vicenda di Peter Pan tra fedeltà e “tradimento”: l’impianto narrativo è grosso modo quello di Barrie, lo stesso binario del cartoon – in alcuni passaggi sembra proprio di assistere a una visualizzazione realistica delle sequenze animate del 1953 –, ma con alcune attualizzazioni. Due in particolare: un maggiore protagonismo di Wendy (che compare anche nel titolo), al punto da prendere in mano lei l’azione guidando tutti alla salvezza, Peter Pan compreso. Inoltre, un approfondimento dell’antagonista Uncino, di cui si spiegano le “radici del male”, i traumi che lo hanno spinto a passare al “lato oscuro”. Era infatti un amico di Peter Pan, ma sofferenze e abbandoni lo hanno spinto ad abbracciare livore e vendetta.
Nell’insieme “Peter Pan & Wendy” risulta una bella proposta per un pubblico ampio e familiare, pensata per rinverdire un racconto ormai classico allargandone le prospettive interpretative alle istanze del presente. Elemento di richiamo è comunque l’aspetto visivo e soprattutto una riuscita caratterizzazione di Uncino, un magnifico Jude Law. Consigliabile, poetico, per dibattiti.

Peter Pan & Wendy

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