Cosa vedere in sala? Le novità dal 28 febbraio

giovedì 28 Febbraio 2019
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

Come ogni giovedì, ecco le uscite cinematografiche in sala dal 28 febbraio, con la selezione di quattro film per la rubrica di cinema del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei. In evidenza: la commedia sull’integrazione “Green Book” di Peter Farrelly, che rilancia la sua presenza nelle sale dopo la vittoria dell’Oscar come miglior film dell’anno; il dramedy italiano “Domani è un altro giorno” di Simone Spada, la commedia italo-francese “I villeggianti” di Valeria Bruni Tedeschi che riflette sulla vita dell’artista; e il cartoon “C’era una volta il principe azzurro” che scherza con simpatia sul mondo delle favole.

“Green Book”
Ci siamo già occupati del film “Green Book” di Peter Farrelly, passato in anteprima nazionale alla 13a Festa del Cinema di Roma e uscito al cinema dal 31 gennaio. Ora con la vittoria del premio Oscar come miglior film dell’anno nonché per la sceneggiatura originale e il miglior attore non protagonista Mahershala Ali, “Green Book” si prepara a raccogliere nuovi consensi al botteghino. Vediamo di approfondire maggiormente il film. La storia in breve è quella di un incontro tra due individui di estrazione sociale diversa negli Stati Uniti degli anni ’60: Tony Lip (Viggo Mortensen) è un precario, con famiglia a carico, che passa dal lavoro di buttafuori a quello di autista; Don Shirley (Ali) è un pianista jazz afroamericano molto affermato, che sconta però il clima di intolleranza razziale nell’America del tempo. Nel percorso on the road impareranno a conoscersi meglio, a trovare la via del dialogo e dell’amicizia. Un film che ha un andamento narrativo fluido e coinvolgente, una commedia raffinata con intersezioni drammatiche; la sceneggiatura è ben calibrata, dosando sapientemente momenti di distensione e pagine cariche di pathos. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

“Domani è un altro giorno”
Dopo “Hotel Gagarin” Simone Spada torna al cinema con “Domani è un altro giorno”, opera a metà strada tra commedia e dramma. Con protagonisti Marco Giallini e Valerio Mastandrea, il film mette al centro la malattia e la risposta solidale dell’amicizia. Roma oggi, Giuliano (Giallini) si scopre malato e accanto a lui, oltre alla sorella (Anna Ferzetti), c’è l’amico di sempre Tommaso (Mastandrea); un viaggio semiserio tra incontri con i medici, fughe dal quotidiano, conversazioni esistenziali e graffi di ironia. Prendendo le mosse dal film argentino-spagnolo “Truman” del 2015, il film di Spada si concentra sull’esigenza di tracciare un punto di bilancio sulla vita al momento della scoperta della malattia, un vero e proprio tsunami fisico-emotivo che fa saltare gli schemi. Un film che esplora stati d’animo conflittuali, usando ora toni ironici e ilari ora affondi malinconici; Spada governa la situazione in maniera valida, non riuscendo però a tenere sempre la narrazione salda fino alla fine. E proprio in chiusa si evidenziano i passaggi più problematici. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

“I villeggianti”
Con “Un castello in Italia” era stata in concorso al Festival di Cannes nel 2013; ora Valeria Bruni Teschi ritorna alla regia con “I villeggianti”, fuori concorso alla 75a Mostra del Cinema di Venezia: un film con forti richiami autobiografici che conta sulla presenza di colleghi-amici di lunga data come Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. La storia: durante l’estate, un’autrice cinematografica si rifugia in una grande villa sulla Costa Azzurra per trovare l’ispirazione necessaria per il prossimo progetto; con lei familiari e amici in un valzer di relazioni, incontri e litigi. Con pagine di spensieratezza e altre di isterismi creativi, il film scivola lungo un binario gradevole, ma a volte stancante e un po’ autoreferenziale. Funziona bene la cornice ambientale che regala quell’atmosfera di leggerezze e disimpegno tipica della stagione estiva. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

“C’era una volta il Principe Azzurro”
Sul modello irriverente di “Shrek”, arriva nelle sale il cartoon statunitense “C’era una volta il Principe Azzurro” (“Charming”) di Ross Venokur. La storia è semplice e accessibile: un Principe affascinante in cerca del vero amore ha come pretendenti le principesse delle fiabe. Chi sarà la fortunata? Alcune soluzioni funzionano bene, indovinate e frizzanti, altre appaiono un po’ forzate. Nel complesso, un’occasione per stare in famiglia.

Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR


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