Orig.: Francia (2003) - Sogg. e scenegg.: Alexander Aja, Gregory Levasseur - Fotogr.(Scope/a colori): Maxime Alexandre - Mus.: Francois Eudes - Montagg.: Baxter - Dur.: 85' - Produz.: Europacorp, Alexander Arcady, Robert Benmussa - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Cécile de France (Marie), Maiwenn (Alex), Philippe Nahon . (l'assassino), Franck Khalfoun (Jimmy), Andrei Finti (padre di Alex), Oana Pellea (madre di Alex), Marco Claudiu Pascu (Tom), Jean-Claude De Goros (capitano della gendarmeria)
Soggetto
Per prepararsi con tranquillità ai prossimi esami universitari, Alex invita l'amica Marie nella isolata casa di campagna dei genitori. Le due ragazze arrivano di sera e, dopo alcuni convenevoli, ognuno va a dormire nella propria stanza. Durante la notte, il campanello squilla. Il padre di Alex va ad aprire e viene colpito con violenza per poi essere brutalmente ucciso. Dopo di lui tocca anche alla madre. Alex viene rinchiusa su un furgone e Marie riesce a salirvi prima che l'uomo al volante si allontani. Tra Marie e l'uomo comincia un inseguimento nelle deserte strade di campagna e nel buio della notte. Stravolta dalle ferite e dal sangue, Marie sembra avere la meglio sull'uomo. Libera Alex che però le salta addosso con il coltello. Marie reagisce, colpisce a sua volta, bacia l'amica. Dice: "Non permetterò a nessuno che si metta tra noi". Ecco Marie allucinata chiusa in una stanza di manicomio.
Valutazione Pastorale
Anche se non nuova, la cornice (la casa isolata in campagna) poteva risultare interessante, e i primi dieci minuti avevano creato premesse di qualche suggestione. Troppo presto però tutto precipita in una mattanza senza fine, dove l'unica preoccupazione del regista é quella di infilare un'efferatezza dopo l'altra in un crescendo di squartamenti e di fiotti di sangue sparsi a fiume. Propinata in dosi così massicce, la violenza finisce per risultare completamente gratuita e mai riscattata da qualche barlume di catarsi. Su altri aspetti della storia (lo sdoppiamento di personalità, la follia del sentimento...) é meglio non affacciarsi nemmeno: tempo perso in inutili esercizi retorici. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e del tutto farneticante. UTILIZZAZIONE: é decisamenteda evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.