ANDERSEN – UNA VITA SENZA AMORE

Valutazione
Discutibile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Letteratura, Psicologia
Genere
Biografico
Regia
Eldar Ryazanov
Durata
137'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Germania, Italia, Russia
Titolo Originale
Andersen. Zhizn bez lyubvi
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Aleksei Rybnikov
Montaggio
Eldar Ryazanov

Orig.: Russia/Germania/Italia (2006) - Sogg. e scenegg.: Eldar Ryazanov - Fotogr.(Panoramica/a colori): Yevgeni Guslinski - Mus.: Aleksei Rybnikov - Montagg.: Eldar Ryazanov - Dur.: 137' - Produz.: Eldar Ryazanov per Gulliver Film Company.

Interpreti e ruoli

Sergei Migitsko (Andersen anziano), Stanislav Ryadinsky (Andersen ragazzo), Ivan Kharatyan (Andersen bambino), Yelena Babenko (Henrietta Wulf), Yevgeniya Kryukova (Jenny Lind), Valeri Garkalin (Christian), Galina Tyunina (Karen), Oksana Mysina . ( sorella di Andersen)

Soggetto

Dall'infanzia alla maturità alla vecchiaia, ecco la vita di Hans Christian Andersen, noto come autore di fiabe per bambini, originate da vicende esistenziali molto sfaccettate.

Valutazione Pastorale

Pare che Ryazanov, decano del cinema un tempo sovietico e ora russo, sia riuscito a portare a termine un progetto sul quale ha lavorato negli ultimi venti anni. Dilatata su 137', la biografia é messa al servizio di una realizzazione che punta tutto sull'immaginifico, sull'onirico, sul non-reale. Essendo invece molti dati autentici, la conclusione é un copione fin troppo denso e autocompiaciuto, che oscilla tra dramma e melodramma, sciupando pagine visivamente coinvolgenti ma poco funzionali alla storia. Andersen ha vissuto una vita senza amore, ha reagito, ha dato fastidio, ha (sembra) copiato l'ispirazione di molte sue composizioni. Uomo contraddittorio, il regista gli attribuisce passaggi di irritante inettitudine, e altri di lancinante dolore esistenziale. Mentre la Storia scavalca i secoli e il finale è dedicato agli ebrei perseguitati dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Calligrafico e manierato, il film accusa il peso di troppe preziosità stilistiche. Resta però interessante, e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

più che per la programmazione ordinaria, il film si indirizza per occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti temi che propone. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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