ARRIVAL

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti **
Tematica
Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Metafore del nostro tempo
Genere
Drammatico
Regia
Denis Villeneuve
Durata
116'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Arrival
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Eric Heisserer dal racconto "Storia della tua vita di Ted Chiangh
Musiche
Johann Johannsson
Montaggio
Joe Walker

Orig.: Stati Uniti (2016) - Sogg.: dal racconto "Storia della tua vita di Ted Chiangh - Scenegg.: Eric Heisserer - Fotogr.(Scope/a colori): Bradford Young - Mus.: Johann Johannsson - Montagg.: Joe Walker - Dur.: 116' - Produz.: Shawn Levy, Dan Levine, Aaron Ryder, David Linde per 21 Laps Entertainment, Filmnation Entertainment, Lava Bear Films - 73^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFIVA DI VENEZIA 2016 IN CONCORSO PREMIO ARCA CINEMA GIOVANI E PREMIO FUTURE FILM FESTIVAL DIGITAL AWARD COME MIGLIOR FILM IN CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Amy Adams (dott.ssa Louise Banks), Jeremy Renner (Ian Donnelly), Forest Whitaker (col. Weber), Michael Stuhlbarg (agente Halpern), Mark O'Brien (capitano Marks), Tzi Ma (generale Shang), Frank Schorpion (dott. Kettler), Christian Jadah (Combs), Sonia Vigneault . (dott.sa J. Bydwell)

Soggetto

Quando in varie parti del mondo appare una serie di entità aliene, che si mostrano come dei grandi parallelepipedi neri sospesi nell'aria, il governo americano attiva subito una task force di scienziati. La studiosa Louise Banks coordina il gruppo, di cui fa parte anche il ricercatore Ian Donnelly. Indagini serrate aiutano gli scienziati a decifrare la natura aliena. Si tratta di una minaccia oppure è forse altro?

Valutazione Pastorale

Il regista canadese Denis Villeneuve si è imposto nel panorama internazionale soprattutto con "Sicario" (2015) e di lui è molto atteso il seguito di "Blade Runner" (1982, in lavorazione). Il punto di avvio è la fantascienza pero, muovendosi in questa cornice, L’autore allarga i confini del genere in un'ottica stilistico/narrativa più ricercata e originale. Nel copione si muovono infatti molte sottostorie che allargano i confini di quella principale. Accanto ad una convenzionale vicenda di alieni, Villeneuve inserisce una riflessione sul valore del dialogo nelle relazioni, e sottolinea l'importanza della vita che si rigenera nonostante tutto. Richiami che trovano un forte ancoraggio nella nostra realtà, ovvero un invito a tornare a guardare all'oggi e al domani come tempi di opportunità e non di privazioni. Il tono autoriale emerge nella grande capacità del regista di far andare3 di pari passo l'azione principale con profonde riflessioni sul destino degli esseri umani. Torna insomma prepotente la domanda sul 'chi siamo? e 'se c'è un'altra vita oltre a quella terrestre'. Sono interrogativi che accompagnano da sempre la fantascienza e che qui Villeneuve recupera con un forte valore umanistico: la paura della nostra pochezza, il tremore di fronte al mistero dell'infinito e della vita. Con in più l'importante aggiunta della decisiva ricerca dello studio dei segni, della lingua, della comunicazione. Ecco, se non altro, in questo spazio della comunicazione, fattore decisivo di ogni conoscenza, risiede la novità autentica del copione di Villeneuve. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile/problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto di genere che offre ampi spunti di riflessione sui temi della ragione, del libero arbitrio, della scienza.

Le altre valutazioni

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