BOX OF MOOONLIGHT

Valutazione
Discutibile, velleitario
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Tom Di Cillo
Durata
107'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BOX OF MOOLIGHT
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Tom Di Cillo
Musiche
Jim Farmer

Sogg. e Scenegg.: Tom Di Cillo - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Paul Ryan - Mus.: Jim Farmer - Mon-tagg.: Camilla Toniolo - Dur.: 107' - Produz.: Marcus Viscidi, Thomas A. Bliss

Interpreti e ruoli

John Turturro (Al Fountain), Sam Rockwell (Kid), Catherine Keener (Floatie Dupre), Lisa Blount (Purlene Dupre), Dermot Mulroney (Wick), Annie Corley (Deb Fountain), Alexander Goodwin (Bobby Foun-tain), Mike Stanley, Rica Martens, Ray Aranha, Robert Wightman, James Richdson, Stephen Du Pree, Eugene Wolf

Soggetto

Al Fountain, ingegnere elettrico, sta lavorando come direttore di un cantiere lontano da casa e dalla famiglia. Al ha carattere disciplinato e ordinato, chiede precisione agli operai,e telefona ogni sera alla stessa ora a casa, chiedendo al figlioletto le tabelline aritmetiche. All'improvviso arriva l'ordine di cancellare il progetto e chiudere il cantiere. Tutti fanno ritorno a casa, tranne Al che ne approfitta per prendere a noleggio una macchina e mettersi in viaggio senza una meta precisa. Un giorno si imbatte in Kid, un giovane sbandato, che va vestito come Davy Crockett e vive in un baraccone all'aperto in maniera precaria e occasionale. La macchina si rompe, Al è costretto a passare qualche giorno con Kid, a condividere la sua vita, fatta di disagi, di situazioni imprevedibili, di incontri occasionali, anche femminili. Al comincia a vedere il mondo con occhi diversi, in modo meno schematico e prevedibile. Quando tutto si aggiusta, Al fa ritorno a casa, ma ora l'approc-cio con la famiglia è nuovo e diverso. E il figlio comincia a capire di avere un vero padre al suo fianco.

Valutazione Pastorale

la sostanza della storia vorrebbe essere quella di mostrare la maturazione di un uomo da persona arida e insensibile ad un'al-tra più aperta, in grado di vedere con occhi più disponibili il mondo intorno e di rapportarsi più autenticamente con gli altri e la famiglia. Ma tutte le migliori intenzioni vengono attutite e quasi nascoste da un copione e da un regia epidermici e superficiali oltre ogni limite. Anche dal punto di vista pastorale, se può risultare positiva la crescita verso un maggior attaccamento ai valori familiari, non si può fare a meno di porre in risalto sia la sostanziale banalità con cui viene portata avanti la tesi da dimostrare sia le situazioni meno sorvegliate che servono per arrivare alla scontatissima soluzione fina-le. Per cui il film conserva toni essenzialmente velleitari. Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Ma i limiti di contenuto cui si accenna-va prima ne rendono più opportuna l'utilizzazione in contesti ristretti, per poterne evidenziare le lacune e trarne spunto per affrontare l'argomento "ecologia all'americana".

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