CAKE

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Malattia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Daniel Barnz
Durata
100'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Cake
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Christophe Beck
Montaggio
Kristina Boden

Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e scenegg.: Patrick Tobin - Fotogr.(Scope/a colori): Rachel Morrison - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Kristina Boden - Dur.: 100' - Produz.: Ben Barnz, Kristin Hahn, Courtney Solomon, Mark Canton.

Interpreti e ruoli

Jennifer Aniston (Claire Bennett), Adriana Barraza (Silvana), Anna Kendrick (Nina), Sam Worthington (Roy), Felicity Huffman (Annette), Mamie Gummer (Bonnie), William H.Macy (Leonard)

Soggetto

A Los Angeles, Claire Bennett è un avvocato di successo con un dolore fisico che la tormenta, le segna il corpo e il modo con cui cammina. Incapace di gestire la propria rabbia, Claire ha cacciato il marito, ha allontanato gli amici, si è fatta cacciare dal gruppo di sostegno sul dolore all'interno del quale Nina, una delle partecipanti, si è suicidata. Claire vuole saperne di più e così entra nella vita del marito che Nina ha lasciato e del figlio adolescente. Questo nuovo incontro e la presenza della fida governante Silvana aiutano Claire ad intravedere un'uscita dalla malattia.

Valutazione Pastorale

Una professionista senza problemi economici, una donna con l'equilibrio nervoso frantumato, con affettività spezzata e sentimenti frantumati. Jennifer Aniston accetta di essere piena di ferite, senza trucco e con i soli occhi blù in evidenza, e di cercare la sfida con una sottrazione fisica e familiare assoluta. Nel disegnare su Claire i tratti di una quarantenne tesa e intrattabile, quasi alla deriva, la Aniston è indubbiamente brava ed efficace. Si seguono le sue esercitazioni psicanalitiche, il suo trascorrere dall'ex marito al vedovo con figlioletto, i passaggi in Messico, l'inopportuno passaggio dato ad una sconosciuta autostoppista. E poi ad un certo momento lei, che si fa portate in macchina restando stesa per i dolori, comincia imprevedibilmente a rialzarsi. E' guarita? Come ha fatto? Dal punto di vista pastorale, il film è corretto, scorrevole, capace di lanciare segnali di temi seri, e quindi consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come ritratto di una donna californiana afflitta da grossi problemi ora veri ora presunti. Sotto forma di metafora di un'America ferita senza sapere perché.

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