C’È CHI DICE NO

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Amicizia, Giovani, Lavoro
Genere
Commedia
Regia
Giambattista Avellino
Durata
95'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Universal Pictures International
Soggetto e Sceneggiatura
Fabio Bonifaci con la collaborazione di Giambattista Avellino Fabio Bonifaci
Musiche
Pivio & Aldo De Scalzi
Montaggio
Claudio Di Mauro

Orig.: Italia (2011) - Sogg.: Fabio Bonifaci - Scenegg.: Fabio Bonifaci con la collaborazione di Giambattista Avellino - Fotogr.(Panoramica/a colori): Roberto Forza - Mus.: Pivio & Aldo De Scalzi - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 95' - Produz.: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz per Cattleya in collaborazione con Universal Pictures International.

Interpreti e ruoli

Luca Argentero (Max Rizzi), Paola Cortellesi (Irma Camuzzo), Paolo Ruffini (Samuele Bazzoni), Myriam Catania (Enza Giannotti), Claudio Bigagli (Leo Fenaroli), Marco Bocci (Pino Conca), Giorgio Albertazzi (Rolando De Rolandis), Roberto Citran (Pietro Giannotti), Massimo De Lorenzo (Crocetta), Chiara Francini (Mara De Rolandis), Edoardo Gabriellini (Saguatti), Max Mazzotta (Frangipane), Harriet MacMasters Green . (Rhonda Miles)

Soggetto

Tre ex compagni di scuola si ritrovano da grandi e capiscono di essere vittime di un nemico comune: la raccomandazione. Max, gionalista in un quotidiano locale; Irma, medico all'ospedale; Samuele, assistente di dirtto penale, aspettano da troppo che arrivi il loro turno. Di fronte ad una ulteriore circostanza nella quale viene loro detto che i prescelti per il salto di ruolo sono altri ma presto arriverà il loro turno, la pazienza salta e decidono di reagire. Insieme formano un gruppo chiamato "I Pirati del merito", col quale cominciano a minacciare i colpevoli a vari livelli delle raccomandazioni. In redazione, all'ospedale e in facoltà si passano brutti momenti quando molte magagne vengono alla luce. Anche se il gioco sfugge un po' di mano ai promotori, quelle situazioni tuttavia non saranno più le stesse.

Valutazione Pastorale

Dice Avellino, regista e cosceneggiatore: " (...) Si ride e si sorride, a volte anche amaramente; ci si emoziona e si patisce per il destino dei nostri tre eroi, perché il tema è sentito da tutti e abbiamo cercato di raccontarlo divertendo, ma con sensibilità. Senza voler fare la lezione a nessuno, ma senza superficialità. E' forse scontato, ma d'obbligo dire 'come nella tradizione della commedia all'italiana' (...)". La radiografia é pertinente. Nel 1959 uscì il film "Il raccomandato di ferro" (regia di Marcello Baldi, con Mario Riva), e l'argomento é uno dei tralicci portanti della commedia anni '50-'60-'70. Era giusto rinfrescarlo e portarlo al centro dell'attenzione. Il risultato, è vero, evita le asprezze e le durezze dell'opera di denuncia a vantaggio di una rabbia più malinconica che ostile. Sembra si voglia prendere atto che i tempi della rivoluzione sono passati e forse il voler cambiare tutto senza sapere come sostituirlo non ha prodotto grandi frutti. Con taglio svagato, discorsivo, forse anche troppo 'simpatico', il copione alza la voce e si acquieta, ponendo intanto il problema. Poi si vedrà. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come esempio di riuscita commedia italiana 'generazionale'.

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