CHE HO FATTO IO PER MERITARE QUESTO?

Valutazione
Inaccettabile, Scabroso
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Pedro Almodovar
Durata
99'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Spagna
Titolo Originale
QUE HE HECHOO PARA MERECER ESTO?
Distribuzione
Medusa Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Pedro Almodovar
Musiche
Bernardo Bonezzi
Montaggio
José Salcedo

Sogg. e Scenegg.: Pedro Almodovar - Fotogr.: (panoramica/a colori) Angel Luis Fernandez - Mus.: Bernardo Bonezzi - Montagg.: José Salcedo - Dur.: 99' - Produz.: Tesauro-Kaktus

Interpreti e ruoli

Carmen Maura (Gloria), Luis Hostalot (Polo), Gonzalo Suarez (Lucas Villalba), Angel De Andres Lopez (Antonio), Veronica Forquè (Cristal), Kiti Marver, Chus Lampreave, Jhan Martinez, Emilio Gutierrez Caba

Soggetto

in un quartiere periferico di Madrid vive insoddisfatta e perennemente stanca Gloria, sposata ad Antonio, tassista egoista e prepotente, attratto morbosamente dal ricordo di un suo lontano soggiorno in Germania con Ingrid, una cantante tedesca con la quale ebbe una relazione. I due hanno due figli, Toni di 14 anni coinvolto nel traffico di eroina e Miguel più piccolo già preda di uomini viziosi e pervertiti. In casa vive anche la nonna, madre di Antonio con la mania dell'acqua frizzante e dei biscotti. Gloria è spesso disperata e sfiancata per il lavoro in casa e fuori come domestica poiché i soldi che le dà Antonio non bastano mai: ricorre sistematicamente alle anfetamine e ai consigli affettuosi e disinteressati dell'amica Cristal, una squillo che abita sul suo pianerottolo: Gloria è infelice, col marito non ha dialogo, con i figli non riesce ad essere una buona madre poiché essi hanno già la loro vita: il primo nei suoi affari illeciti e il secondo con i suoi "amici particolari". La suocera irresponsabile non le è affatto d'aiuto. Accetta senza reagire un rapporto amoroso negli spogliatoi della palestra dove la-vora e senza battere ciglio accetta che il figlio Miguel vada a vivere con un dentista omosessuale. Il marito Antonio che sa imitare qualsiasi scrittura, è convinto da uno scrittore fallito, Lucas Villalba, a falsificare la firma di Hitler in alcune fittizie memorie del dittatore che Ingrid gli procurerebbe. Farebbero tutti un buon affare: ma il piano di Lucas e sua moglie Patricia crolla quando Antonio dopo una lite con Gloria che lo colpisce alla testa cade e muore: anche Ingrid a Berlino si uccide. La situazione cambia improvvisamente: la suocera di Gloria e Toni decidono di partire per il paese: Cristal che vuole trasferirsi a Las Vegas intreccia intanto una strana relazione con Polo, un ispettore di polizia che indaga sulla morte di Antonio e che ha qualche problema sessuale. Gloria senza più anfetamine si sente persa e rimasta sola in casa pensa al suicidio. A salvarla però c'è una strana bambina vicina di casa, Vanessa, con poteri telecinetici e una madre isterica che si mantiene facendo la sarta dopo l'abbandono da parte del marito. A risolvere definitivamente la situazione di Gloria è il ritorno a casa di Miguel che ha deciso per il momento di troncare la sua condizione di "mantenuto".

Valutazione Pastorale

il film volutamente sarcastico è provocatorio ed esasperante nelle situazioni ambigue, nelle sequenze scabrose e nelle vicende angoscianti dei protagonisti: sono condensati in questa pellicola quasi tutti i problemi esistenziali moderni (l'incomprensione nella coppia, tra genitori e figli, l'adulterio, l'insoddisfazione sessuale, l'impotenza, la droga, la prostituzione, il suicidio, la violenza, la separazione, l'omosessualità, la truffa). È una vicenda incredibilmente amara: il difetto principale di questo film è proprio nell'essere poco realistico nel senso che è assurdo che così tanti problemi siano presenti in un gruppo così limitato di persone. C'è molta negatività nei protagonisti anche se c'è qualche barlume di positività in qualcuno (la sporadica tenerezza di Gloria per i figli e per Vanessa, la sincera amicizia della disinibita Crista per Gloria, l'affetto discreto di Toni per la madre, il ritorno di Miguel). Ma sono gesti che vengono compiuti quasi in sordina come se fossero sbagliati e che quindi non hanno molta incidenza nel contesto del film che risulta perciò sgradevole e squallido.

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