CODICE GENESI

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bibbia, Metafore del nostro tempo, Tematiche religiose
Genere
Metafora
Regia
Allen Hughes
Durata
117'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Book of Eli
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Atticus Ross
Montaggio
Cindy Mollo

Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg. e scenegg.: Gary Whitta - Fotogr.(Scope/a colori): Don Burgess - Mus.: Atticus Ross - Montagg.: Cindy Mollo - Dur.: 117' - Produz.: Denzel Washington, Joel Silver, Andrew A. Kosove, Broderick Johnson, David Valdes.

Interpreti e ruoli

Denzel Washington (Eli), Gary Oldman (Carnegie), Mila Kunis (Solara), Michael Gambon (George), Ray Stevenson (Redridge), Jennifer Beals (Claudia), Frances De La Tour (Martha), Tom Waits (ingegnere)

Soggetto

All'indomani dell'apocalisse che ha ridotto la Terra ad un deserto, un uomo di nome Eli trova la forza per mettersi in cammino con l'obiettico di salvare l'esistenza di un libro profetico, di cui esiste solo una copia. Eli deve difendersi dal nemico Carnegie, che lo ostacola con ogni mezzo, prima di arrivare a destinazione.

Valutazione Pastorale

La fine del mondo, la minaccia di estinzione dell'essere umano e la possibilità di un nuovo inizio affidata ad un individuo e ad un libro: su queste premesse, forse già viste, il genere 'apocalittico' offre prodotti ad alto tasso di spettacolo e di spunti di riflessione. Il copione é attraversato da molti palesi riferimenti alla storia della salvezza, all'importanza della parola scritta, alla strenua lotta tra Bene e Male. L'uomo che si mette in cammino per andare verso ovest, 'on the road', e che risulta infine conoscere il testo a memoria, dice con chiarezza che bisogna salvare il libro ma forse di più il suo messaggio: la parola va tramandata per non spezzare il filo della memoria e della identità dell'essere umano. Viene quasi da instaurare un parallelo al contrario con "Centochiodi": lì Ermanno Olmi sentiva la necessità di chiudere i libri per evitare dispersione e confusione. E le conclusioni forse non sono tanto lontane tra loro. Si punta molto sulla parola, come simbolo e tratto unificante. Così il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito per avviare riflessioni sui temi che affronta, anche nell'ottica di vicende contemporanee, di là e di qua dall'oceano. Non mancano sequenze improntate ad una certa violenza e molta attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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