CRIMINI E MISFATTI **

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Matrimonio - coppia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Woody Allen
Durata
107'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CRIMES AND MISDEMEANORS
Distribuzione
C.D.I.
Soggetto e Sceneggiatura
Woody Allen
Musiche
Autori vari
Montaggio
Susan e Morse

Sogg. e Scenegg.: Woody Allen - Fotogr.: (panoramica/ a colori) Sven Nykvist - Mus.: Autori vari - Montagg.: Susan e Morse - Dur.: 107' - Prod. Jack Rollins, Charles M. Joffe

Interpreti e ruoli

Martin Landau (Judah Rosenthal), Woody Allen (Cliff Stern), Anjelica Huston (Dolores Paley), Mia Farrow (Halley Reed), Alan Aida (Lester), Jerry Orbach (Jack Rosenthal), Sam Waterston (Ben), Joanna Glenson, Claire Bloom, Martin Bergmann, Caroline Haron, Jerry Nichols

Soggetto

il film presenta due storie parallele, che si svolgono nell'ambiente intellettuale ebraico di New York. Judah Rosenthal, allontanatosi dalla religione, nonostante gli insegnamenti ricevuti nell'adolescenza dal padre rabbino, è un maturo e ricco oculista, con una bella famiglia e una brillante carriera, però è assillato dalla nevrotica amante Dolores Paley, che non accetta di troncare il loro legame, ma pretende invece di vederlo consolidato, e perciò desidera incontrare Miriam, la moglie del partner. Ma Judah sa che Miriam non gli perdonerebbe mai l'adulterio, e perciò si difende con sotterfugi e bugie. Quando Dolores minaccia anche di rivelare alcune operazioni economiche irregolari, compiute da lui tempo addietro, egli si vede perduto, e accetta la proposta del fratello Jack, legato alla malavita, che gli ha offerto di far eliminare Dolores da un killer, senza correre rischi di sorta. La donna viene infatti uccisa, e l'assassinio attribuito ad un rapinatore piuriomicida: Judah può godersi di nuovo famiglia e successo, e sembra dimenticare il suo delitto, ma la coscienza glielo ricorda, insieme alle parole del padre sulla impossibilità di sottrarsi allo sguardo onnipotente di Dio. Cliff Stern, timido intellettuale, e modesto regista di documentari al presente senza lavoro, avvilito anche a causa del suo matrimonio fallito, prova un vivo senso d'inferiorità verso il proprio cognato Lester, un produttore arricchitosi con lavori commerciali. Mentre Cliff porta stentamente avanti un film per lui importantissimo su un grande psicologo e pensatore, l'anziano professor Louis Levy, del quale ammira le profonde lezioni di vita, Lester lo incarica di girare un documentario, che lo presenti al pubblico in modo lusinghiero. Sul set Cliff conosce Halley Reed, una giovane produttrice appena divorziata, della quale si innamora profondamente, ma, dopo molte speranze, costei si fidanza con l'odioso cognato. Quando poi Levy si suicida, perchè solo e privo di amori, Cliff è preso da sconforto. Egli e Judah si conoscono alle nozze della figlia del saggio rabbino Ben, ormai quasi cieco. In preda a cupi pensieri, i due si mettono a parlare insieme. e Judah racconta all'altro la storia del proprio delitto come se fosse immaginaria. Dopo varie considerazioni, Cliff resta solo, più triste e pensieroso di prima.

Valutazione Pastorale

un film complesso che presenta una visione profonda della vita, svolgendo con intelligenza temi di importanza universale: il bene e il male; la responsabilità di ognuno davanti alle proprie colpe; il castigo; la presenza di Dio che tutto vede; la coscienza, che rappresenta la voce di Dio; la necessità d'amore; la solitudine. Ma insieme a tali argomenti, ne vengono trattati con ironia altri sul mondo dello spettacolo: il successo arride a coloro, che pensano solo a far soldi con lavori commerciali, e non a quei registi, che avrebbero aspirazioni intellettuali, ma non fanno cassetta. Nel film si allude spesso all'occhio onniveggente di Dio e viene affermato da un rabbino che senza una Presenza superiore, nulla ha senso, perciò, se è vero che non sempre i colpevoli vengono scoperti e puniti dalla giustizia umana, a quella divina nessuno potrà sfuggire. Woody Allen si rivela ancora una volta un autore completo: fra battute umoristiche notevoli e psicologie studiate in profondità, con un linguaggio che non è mai banale narra vicende drammatiche con la malinconia profonda, in un misto di dramma e commedia ironica. Ottimi tutti gli attori e bella la fotografia di Sven Nykvist.

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