DUE SOTTO IL BURQA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti *
Tematica
Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giovani, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Rapporto tra culture
Genere
Commedia
Regia
Sou Abadi
Durata
90'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Cherchez la femme
Distribuzione
I wonder pictures
Musiche
Jerome Rebortier
Montaggio
Virginie Bruant

Orig.: Francia (2017) - Sogg. e scenegg.: Sou Abadi - Fotogr.(Scope/a col.): Yves Angelo - Mus.: Jerome Rebortier - Montagg.: Virginie Bruant - Dur.: 90' - Produz.: Michael Gentile - BIOGRAFILM FESTIVAL 2017 PREMIO DEL PUBBLICO.

Interpreti e ruoli

Félix Moati (Armand/Sheherazade), Camelia Jordana (Leila), William Lebghil (Mahmoud), Anne Alvaro (Mitra), Carl Malapa (Sinna), Laurent Delbecque (Nicolas), Oscar Copp (Fabrice/Farid), Oussama Kheddam (Mustafa), Walid Ben Mabrouk (Ahmed), Miki Manojlovic (Darius)

Soggetto

A Parigi Armand e Leila si amano e stanno progettando di partire per gli Stati Uniti, dove lei farà uno stage all'ONU. Proprio pochi giorni prima di prendere il volo, Mahmoud, fratello di Leila, torna da un lungo soggiorno in Yemen. L'uomo ha abbracciato la causa dei musulmani, vede nello stile di vita americano un pericolo troppo grande, così chiude in casa Leila e le impedisce di partire...

Valutazione Pastorale

La regista è nata in Iran e -aggiunge- "ho trascorso una parte della mia vita sotto la repubblica islamica dell'Iran. L'educazione religiosa obbligatoria, le restrizioni nell'abbigliamento e le pattuglie repressive fanno parte dei ricordi indelebili della mia adolescenza". La cornice è dunque seria, molto seria ma produce un film che si colloca decisamente sul versante della commedia. Con le dovute proporzioni, l'esempio di riferimento è "A qualcuno piace caldo" di Billy Wilder: anche qui il centro della vicenda è il travestimento, ossia la capacità di una persona di indossare panni altrui e di essere creduto per quello che impersona. Da questo pretesto si dipana una lunga catena di equivoci, scambi di persona, inganni in una girandola di sotterfugi senza fine. Magari qui l'oggetto del contendere è leggermente più 'forte' del duo Lemmon/Matthau. Ma proprio per questo, mentre si aspetterebbe che lo scarto religioso imponesse maggiore attenzione, ecco che la soluzione ironica, il sorriso come arma di difesa, la messa alla berlina di eccessi e estremismi volgono tutto in burla e come in una fiaba, arriva un finale che richiama tutti all'ordine. Ancora una volta la commedia svolge un fondamentale ruolo di mediazione: sulle ali della (iper)realtà, è possibile muoversi con stile e grazia, scavalcando incomprensioni e denunciando la superficialità di atteggiamenti non pertinenti. E' un bell'esempio di incontro multiculturale, con il consueto briciolo di dubbio galleggiante: ma una storia simile è possibile immaginarla a parti invertite senza cambiare niente? Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e opportuno per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e anche come prodotto molto adatto per avviare riflessioni sul tema dell'incontro tra religioni.

Le altre valutazioni

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