GO FOR GOLD!

Valutazione
Futile, Grossolanità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Lucian Segura
Durata
99'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
GO FOR GOLD
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Lucian SeguraLucian Segura
Musiche
Mick Harvey
Montaggio
Barbara Von Weitershausen

Sogg e Scenegg.: Lucian Segura - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Giovanni Fiore Coltellacci - Mus.: Mick Harvey - Montagg.: Barbara Von Weitershausen - Dur.: 99' - Co-Produz.: Road Movies Zweite Produktionen, Berlin - Marea Films, Madrid

Interpreti e ruoli

Lars Rudolph (Jeff Gold), Said Taghmaoui (Moussa), Antonio Carmona (Quillo), Maria De Medeiros (Paquita), Chick Ortega (Chick), Car- los Hipolito (commissario), Katerina Mechera (Minnie), Paco Alegre, Fritz Wall, Chema Guerrero, Fabian Conde, Johnny Pfeiffer, Jesus Garcia, Paco Català, Tony Scott.

Soggetto

A Berlino il giovane Jeff Gold vive in maniera precaria, mettendo in atti piccoli raggiri. Va incontro così ad innumerevoli guai sia con la polizia sia con le sue vittime. Ma Jeff non intende cambiare, neanche di fronte alle insistenze del suo amico e 'manager' Moussa che cerca di portarlo sulla retta via. Questi allora si incarica di prendere nota di tutte le avventure di Jeff, che soffre di una grave forma di amnesia, in base alla quale riesce a riacquistare la conoscenza di persone e situazioni solo attraverso suoni e segnali acustici. Ma la situazione precipita. Jeff e Moussa scappano da Berlino alla volta di Benidorm, in Spagna: qui vanno a vivere in un appartamento con una coppia di ballerini di flamenco e ricominciano le solite avventure. Lui, Quillo, decide di mettersi in affari con Jeff, che intanto si è innamorato della moglie di Quillo, Paquita. Quillo e Jeff, spacciandosi per tour-operator, organizzano una viaggio per alcuni turisti. L'iniziativa comincia bene ma ben presto degenera a causa delle amnesie di Jeff, che coinvolge il gruppo in un corso di sopravvivenza. Una turista rimane ferita gravemente. Alla polizia gli equivoci si chiariscono. Ma Jeff ora è spaventato. Moussa lo abbandona, poi, non avendo il coraggio di lasciarlo solo, torna da lui e cerca di fargli riprendere conoscenza.

Valutazione Pastorale

"Go for gold" è il motto del protagonista, una sorta di slogan che richiama quelli elettorali: andate con Gold, seguitelo, fatevi convincere. Una specie di autoincoraggiamento per superare una situazione difficile. Coprodotto tra Germania, Spagna e Italia (con Wim Wenders nel ruolo di garante dell'operazione), diretto da un regista ispano-tedesco, interpretato da attori di varia nazionalità, il film ha uno svolgimento e un obiettivo del tutto evidenti: il giovane Gold rappresenta l'Europa di fine millennio, l'ultima generazione del vecchio continente che arriva all'appuntamento col Duemila ormai priva della memoria del proprio passato, pericolosamente scoperta di fronte alla invadenza americana e incapace anche, per certi versi, di dialogare con le culture emergenti. Gold è uno che ha perso la propria identità e non sa dove rivolgersi per ritrovarla. Sulla base delle intenzioni, il film è dunque esemplare e molto attuale. I buoni propositi si perdono però nel fumo di una realizzazione confusa e spezzettata. La regia mostra indecisione, il racconto si disperde, togliendo convinzione anche ai personaggi. Così, anche dal punto di vista pastorale, il tono generale scade nel farsesco, nelle situazioni prevale una certa grossolanità e l'insieme non esce da una sensazione di futilità. Utilizzazione: più che in programmazione ordinaria, il film, sulla base dei presupposti sopra indicati, si presta ad una utilizzazione mirata, come esempio di prodotto che cerca di definire il quadro della situazione europea di fine millennio.

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