HAI PAURA DEL BUIO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Massimo Coppola
Durata
90'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Cristiano Travaglioli

Orig.: Italia (2010) - Sogg. e scenegg.: Massimo Coppola - Fotogr.(Panoramica/a colori): Daria D'Antonio - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Cristiano Travaglioli - Dur.: 90' - Produz.: Nicola Giuliano, Francesca Cima per Indigo Film.

Interpreti e ruoli

Alexandra Pirici . (Eva), Erica Fontana (Anna), Antonella Attili (madre di Anna), Manrico Gammarota (padre di Anna), Alfio Sorbello (Bruno), Lia Bugnar (Katia), Andra Bolea (amica di Katia), Marcello Mazzarella (Mirko), Angela Goodwin . (nonna di Anna)

Soggetto

Quando il contratto in fabbrica non le viene rinnovato, Eva, venti anni, decide di lasciare Bucarest. Arriva in Italia, a Melfi, trova ospitalità da Anna, una coetanea che lavora alla FIAT, inizia a seguire due donne, e poi si concentra su una. Con lei, con la mamma, Eva riesce finalmente a trovare il momento per un confronto chiarificatore. Anche Anna, da parte sua, deve costruire un rapporto con la famiglia, e, prima ancora, con se stessa...

Valutazione Pastorale

Una straniera e un'italiana accomunate dallo straniamento dell'anima. Eva e Anna vivono le due facce della attuale perdita di identità: mancano punto di riferimento precisi, si è precari nel quotidiano e insieme negli affetti. Forse consapevole di affrontare una materia non del tutto nuova (anzi a rischio di stereotipo), il neo regista Coppola affida lo scarno plot ad uno stile nervoso, ispido, scostante, quasi cronaca incerta e non pacificata di situazioni difficili da dipanare. Ne esce un esordio all'insegna del documento straniato, dell'anti narrativa, dell'immagine spezzata e frantumata come i nodi esistenziali che racconta. Forse in qualche punto la forma prevarica il racconto, ma i nodi esistenziali ci sono, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui temi attuali che propone. Per la secchezza del racconto, attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.

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