HO AFFITTATO UN KILLER *

Valutazione
Discutibile, Problematico
Tematica
Metafore del nostro tempo
Genere
Grottesco
Regia
Aki Kaurismäki
Durata
85'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Finlandia
Titolo Originale
I HIRED A CONTRACT KILLER
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Aki Kaurismaki da un'idea di Peter Von Bagh
Musiche
Autori Vari
Montaggio
Aki Kaurismaki

Sogg.: da un'idea di Peter Von Bagh - Scenegg.: Aki Kaurismaki - Fotogr.: (panoramica/a colori) Jimo Salminen - Mus.: Autori Vari - Montagg.: Aki Kaurismaki - Dur.: 85' - Produz.: Villealfa Film Productions, Swedish Film Institute

Interpreti e ruoli

Jean-Pierre Leaud (Henri Boulanger), Margi Clarke (Margaret), Kenneth Colley (Il Killer), Serge Reggiani (Vic), Nicky Tesco (Pete), Charles Cork (Al), Angela Walsh, Michael O'Hagan, Walter Sparrow, Tony Rohr, Joe Strummer

Soggetto

il francese Henri Boulanger vive a Londra, dove è impiegato da molti anni in una ditta. Licenziato improvvisamente, disperato perché solo al mondo e senza lavoro, egli decide di morire: dopo qualche maldestro tentativo di suicidio, pensa di ingaggiare un killer. Avute informazioni da un tassista, si reca perciò nello squallido bar Honolulu, dove il capo di un'organizzazione specializzata in tali "servizi", si fa dare da lui mille sterline, l'indirizzo ed una foto, e gli promette che il lavoro sarà eseguito entro due settimane, con la massima segretezza. Dopo il contratto, due loschi figuri, incaricati di accompagnarlo fuori, cercano inutilmente di dissuaderlo dal voler morire. Poco dopo, Henri conosce la fioraia Margaret, della quale subito si innamora, riamato; perciò vuole vivere, e cerca di sfuggire al suo sconosciuto assassino, dal quale si sente braccato. Ritorna al bar Honolulu, per annullare il contratto, ma trova che è stato demolito; poi, visti di lontano i due individui, che avevano voluto dissuaderlo, li raggiunge mentre stanno svaligiando un'oreficieria. In quel momento uno di essi spara incidentalmente al gioielliere, uccidendolo, quindi fugge col compare, mettendo la pistola in mano a Boulanger, che, ripreso dalla telecamera interna, viene ricercato per omicidio. Intanto il killer cerca il cliente in casa di Margaret, la quale, spaventata, lo tramortisce colpendolo con un vaso, e va a nascondersi con l'amato in un albergo. In seguito, per salvare la donna e sfuggire all'assassino, Henri fa perdere le sue tracce, e solo più tardi Margaret lo ritrova, mentre lavora nella vendita di hamburger del francese Vic, e gli chiede di partire con lui per la Francia. Il killer, da tempo ammalato, apprende dal medico di essere prossimo a morire di cancro, e, dati alla figlia giovinetta tutti i soldi che gli sono rimasti, la saluta per sempre, poi si mette ancora in cerca di Henri, per ucciderlo. Mentre i giornali pubblicano la notizia dell'innocenza di Henri, provata dall'arresto dei due ladri, il killer raggiunge finalmente Boulanger, e, sentendo che egli non vuol più morire, si uccide con la pistola, che stava puntando contro di lui. Henri e Margaret, salvi, possono partire insieme.

Valutazione Pastorale

il giovane regista finlandese Aki Kaurismaki, che di questo film è anche produttore, sceneggiatore e montatore, rivela di possedere uno stile notevole, che si basa su di un modo essenziale e glaciale di raccontare la storia, con un fondo di tagliente sarcasmo, che a volte arriva fino al grottesco. Basta pensare ai due goffi tentativi di suicidio del protagonista, o al modo in cui egli si trova immischiato, innocente, nell'assassinio del gioielliere, oppure al fatto che la baracca degli hamburger è proprio dietro le lapidi del cimitero. In una Londra plumbea, della quale vengono mostrati solo quartieri squallidi e anonimi, si svolge la drammatica vicenda dell'ex impiegato, che prima cerca la morte per solitudine, poi, invece vuole vivere, perché ha trovato l'amore. Tutto è raccontato senza cadere nel patetico, ma è immerso nel più assoluto grigiore, cosicché l'asciuttezza dello stile rende ancora più assurdo questo quadro allucinante dell'esistenza di un uomo qualunque nella metropoli spietata. La mancanza assoluta di calore umano della quale soffrono i personaggi, è rappresentata dall'autore con un totale distacco, che impedisce allo spettatore di partecipare emotivamente alla vicenda. È evidente, però, che Kaurismaki condanna la mancanza di valori umani nella società di oggi. Gli attori sono efficaci: Jean-Pierre Leaud, dà ad Henri un viso pietrificato nella tristezza; Kenneth Colley è un killer cupo e amaro, mentre Margi Clarke è convincente nel ruolo di Margaret.

Le altre valutazioni

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