IL SALE DELLA TERRA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti **
Tematica
Animali, Ecologia, Famiglia, Mass-media, Rapporto tra culture
Genere
Documentario
Regia
Wim Wenders
Durata
110'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Brasile, Francia, Italia
Titolo Originale
Le sel de la terre
Distribuzione
Officine UBU
Musiche
Laurent Petitgand
Montaggio
Maxine Goedicke, Rob Meyers

Orig.: Francia/Italia/Brasile (2014) - Sogg. e scenegg.: Juliano Ribeiro Salgado, Wim Wenders, David Rosier - Fotogr.(Panoramica/a colori): Hugo Barbier, Juliano Ribeiro Salgado - Mus.: Laurent Petitgand - Montagg.: Maxine Goedicke, Rob Meyers - Dur.: 110' - Produz.: Amazonas Images, Decia Films, Solaris Fondazione delle Arti.

Interpreti e ruoli

Sebastiao Salgado (se stessi), Wim Wenders .

Soggetto

Da quaranta anni Sebastiao Salgado attraversa i continenti, inseguendo un'umanità in pieno cambiamento e un Pianeta che a questo cambiamento resiste. Testimone di alcuni tra i fatti più sconvolgenti dell'era contemporanea, Salgado è passato alla scoperta di territori inesplorati, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico. Accanto a lui, con un ruolo via via più importante, il figlio Juliano Ribeiro Salgado e, in questa circostanza, Wim Wenders, regista e fotografo egli stesso.

Valutazione Pastorale

Di volta in volta i grandi progetti realizzati da Salgado hanno trovato un punto di incontro in raccolte editoriali diventate famose: da "Other Americans" (sulle terre sudamericane) a "Sahel, The End of the Road", da "Workers" a "Exodus" fino a quella più recente, "Genesis". In quest'ultima in particolare è esemplificato un punto d'arrivo importante. Dopo infiniti percorsi nel mondo, Salgado decide di dedicarsi alla tenuta di famiglia in Brasile per curarne il rimboschimento e farla rinascere: quella tenuta è ora un parco nazionale. Di fronte alla Natura che muore e rinasce in un ciclo continuato, Salgado riflette sulla propria età ormai avanzata e sulla linea unica che lega vita e morte. L'armoniosa visione di alberi e piante compensa ora tutte le sofferenze viste e vissute in guerre, migrazioni, carestie. Salgado attraverso i decenni ha documentato tutto con uno sguardo lucido e severo, poetico senza retorica nè banalità. Wenders, anch'egli affascinato dalla fotografia, si è assegnato il ruolo di mettere insieme l'immagine fissa e quella in movimento. Compito non facile, a dire il vero. Certe volte sembra che gli scatti di Salgado siano più dinamici della capacità di Wenders di mostrarli allo spettatore. Resta il fascino del fotografo, la sua infinita creatività come storico e testimone. Wenders incede, da parte sua, sembra in difficoltà di fronte a quel diluvio di umanità nervosa, umiliata, disperatamente bella. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmzione ordinaria e in successive occasioni come proposta del tutto originale e nuova, ancge come occasione per studiare il rapporto tra fotografia e cinema.

Le altre valutazioni

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