IO, L’ALTRO

Valutazione
Inconsistente, superficiale
Tematica
Amicizia, Mare, Politica-Società, Rapporto tra culture, Terrorismo
Genere
Drammatico
Regia
Moshen Melliti
Durata
80'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Louis Siciliano, Roberto Colavalle
Montaggio
Marco Spoletini

Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Mohsen Melliti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Maurizio Calvesi - Mus.: Louis Siciliano, Roberto Colavalle - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 80' - Produz.: Maurizio Santarelli, Raoul Bova.

Interpreti e ruoli

Raoul Bova (Giuseppe), Giovanni Martorana (Yousef), Mario Pupella (Troina), Samia Zibidi (madre di Yousef), Lina Besrat Assefa . (giovane africana)

Soggetto

Su un peschereccio al largo della Sicilia, Giuseppe e Yousef parlano della possibilità di affrancarsi dal lavoro sotto padrone, di stare più tempo con le famiglie. La radio trasmette la notizia di un nuovo attentato terroristico. All'inizio i due sembrano non accorgersene ma poi viene precisato che la Polizia Internazionale sta cercando un terrorista di nome Yousef. Giuseppe entra in uno stato di sospetto e di agitazione che sembrano non avere fine. Così, quando la tensione é al culmine, Giuseppe spara a Yousef e lo uccide. Subito dopo la radio annuncia che é stato arrestato un uomo di nome Yousef.

Valutazione Pastorale

Ancorché condivisibili, gli obbiettivi della pellicola sono fin troppo palesi e dichiarati. Sospetti, pregiudizi, prevenzioni annebbiano la mente di chi rinuncia a ragionare e portano alla follia omicida. L'altro non è un nemico ma uno come noi che bisogna imparare a conoscere meglio. E' tutto giusto e inesorabilmente corretto. E' il film a non saper dare a queste pur nobili intenzioni una veste incisiva e coinvolgente. Ci si muove sul prevedibile, sullo scontato, e la drammaticità resta a livello appena accennato. Così il microcosmo del peschereccio fatica a diventare simbolo del macrocosmo 'fuori', anche perché sappiamo quasi subito quello che ci dobbiamo aspettare. Il ritmo resta lento, e il regista è ancora acerbo per affrontare una storia difficile con due soli personaggi e un unico ambiente. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente, e in genere superficiale. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto dei limiti sopra descritti. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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