LA CREATURA DEL CIMITERO

Valutazione
Inaccettabile, Repellente
Tematica
Genere
Horror
Regia
Ralph S. Singleton
Durata
85'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
GRAVEYARD SHIFT
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
John Esposito tratto da una novella di Stephen King
Musiche
Anthony Marinelli, Brian Banks
Montaggio
Jim Gross, Dandy Jon Morgan

Sogg.: tratto da una novella di Stephen King - Scenegg.: John Esposito - Fotogr.: (normale/a colori) Peter Stein - Mus.: Anthony Marinelli, Brian Banks - Montagg.: Jim Gross, Dandy Jon Morgan - Dur.: 85'- Produz.: Ralph S. Singleton, William J. Dunn - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

David Andrews (John Hall), Kelly Wolf (Jane Wisconsky), Stephen Macht (Warwick), Brad Dourif (Tucker Cleveland), Andrew Divoff (Danson), Vic Polizos (Brogan), Robert Allen Beuth (Ippeston), Ilona Margolis, Jimmy Woodward, Jonathan Emerson, Minor Rootes, Kelly L. Goodman

Soggetto

in una piccola località tra i boschi del Maine è stata riaperta una vecchia filanda. Per conto di una società la gestisce il perfido Warwick, che ha deciso di bonificare gli scantinati, ingombri di mille cianfrusaglie ma, poiché essi sono infestati da ratti enormi e voraci, egli ingaggia un disinfestatore, Tucker Cleveland. Reduce dal Vietnam, Cleveland è ossessionato dal ricordo delle torture orrende, che con essi i Vietcong dedicavano agli americani catturati. Alla filanda, frattanto, è giunto John Hall, in cerca di lavoro ed è a costui che Warwick affida il comando di una squadra di dipendenti i quali, per una settimana nel turno di notte e con doppia paga, provvederanno alle pulizie. L'ambiente, però, è terrificante: la filanda è adiacente al locale cimitero e da là vengono rumori misteriosi. Fra cunicoli, gorghi di acque luride e teschi in abbondanza, là sotto vive un essere mostruoso, nato dal sangue di un lavorante di tanto tempo prima (maciullato da una macchina cardatrice della lana), i cui resti sanguinolenti hanno nutrito migliaia di topi. Nel turno di notte Warwick ha incluso un'operaia a lui ribelle, Jane Wisconsky, cosicché insieme ad Hall, cui lei si è presto legata, anch'essa dovrà far fronte a pericoli e paure. Con i fortissimi getti di un liquido speciale, gli uomini della squadra tentano invano di sterminare prima i topi, poi la bestiaccia: ad uno ad uno essa li strazia e uccide, finché i due giovani, nel tentativo di fuggire nei canali del sotterraneo, si trovano praticamente soli con il mostro. Anche Warwick, sceso nello scantinato, avrà la peggio: l'essere immondo lo stringe, lo avviluppa come in una ventosa e lo distrugge. Hall vede morire la ragazza ed è inseguito dalla creatura del cimitero. Riuscirà infine a sopprimerla, arrivando con un semplice artificio a mettere in moto la macchina cardatrice, i cui denti di ferro strazieranno il mostro.

Valutazione Pastorale

può darsi che il racconto dello scrittore Stephen King in America considerato uno dei maestri dell'orrore cui si è ispirato il giovane regista Ralph S. Singleton, sia migliore. Il film per contro è di una straordinaria rozzezza e di modestissima tensione. Ora, se in un "horror" con tanto di bestiaccia repellente e agghiaccianti muggiti proprio la tensione scarseggia, ci resta ben poco e, cioè, i consueti reperti umani che impregnano di sangue i fiocchi di lana pronti per la cardatura e le rituali grida di angoscia degli sventurati derattizzatori. Di per sé truculento, il film brulica di ratti grossi come gatti e barcolla a causa di una tecnica narrativa e cinematografica di mediocre artigianato. La cosiddetta creatura, annidata nel cimitero e a passeggio per cunicoli e acque luride, è un topo trasformato in mostro.

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