RAGAZZI FUORI *

Valutazione
Discutibile, Crudo
Tematica
Delinquenza minorile
Genere
Drammatico
Regia
Marco Risi
Durata
110'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
RAGAZZI FUORI
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
Aurelio Grimaldi, Marco Risi e Scenegg.: Aurelio Grimaldi, Marco Risi
Musiche
Giancarlo Bigazzi
Montaggio
Franco Fraticelli

Sogg.: e Scenegg.: Aurelio Grimaldi, Marco Risi - Fotogr.: (normale/a colori) Mauro Marchetti - Mus.: Giancarlo Bigazzi - Montagg.: Franco Fraticelli - Dur.: 110' - Produz.: Numero Uno International; Rai Due

Interpreti e ruoli

Francesco Benigno (Natale), Alessandro Di Sanzo (Mery), Roberto Mariano (Antonio), Maurizio Prollo (Claudio), Alfredo Libassi (Carmelo), Salvatore Termini, Filippo Genzardi, Vincenza Attardo

Soggetto

a Palermo dopo alcuni anni dal carcere minorile escono alcuni giovanissimi piccoli criminali: Antonio, padre di due bambini, venditore abusivo e spacciatore di droga per caso, costretto un giorno a vedersi requisire la merce e il furgoncino; Natale, condannato per aver vendicato il padre, cerca lavoro ma nonostante l'interessamento del fratello Salvatore non lo trova per il suo passato; Mery, il travestito, in attesa di processo, si prostituisce e vive con un altro come lui, e che non ne vuole sapere di smettere la sua squallida vita anche se sua madre cerca di farlo ravvedere e un'assistente sociale vorrebbe aiutarlo. Inoltre c'è Claudio che trovata all'uscita dal carcere a Napoli la fidanzata Vita, con lei torna a Palermo ed è costretto a sposarsi poichè la ragazza è incinta. Tutto andrebbe bene a Claudio col suo lavoro di meccanico se a cercarlo non venisse Carmelo, ex compagno di prigione, per picchiarlo a sangue per uno sgarbo subito nel penitenziario. Tra costoro che vivono di espedienti, di piccoli affarucci poco puliti, di furtarelli, c'è anche il giovane Chin Cong il quale, sorpreso da una pattuglia a rubare un'autoradio, viene inseguito per lungo tempo da un poliziotto che alla fine esasperato lo blocca e gli spara un colpo alla nuca di fronte alla gente esterrefatta di un mercatino.

Valutazione Pastorale

è un crudo film di denuncia su una realtà di estremo degrado, sulla situazione di alcuni giovani ex detenuti che non trovano, una volta fuori, una società disposta ad aiutarli. Le famiglie, spesso deboli o incapaci di capire i giovani non possono far nulla per cambiare la loro condizione. Anche la giustizia all'insegna del pressapochismo e dell'indifferenza ai problemi della gente sembra non agire secondo logica e secondo principi di umana solidarietà. C'è solo violenza per questi ragazzi sia fra le pareti di una cella sia fuori in libertà; anche la polizia purtroppo non si sottrae a questa consuetudine di comportamento. È un film che demonizza la società: sembra quasi che non si possa uscire da una situazione così drammatica ed amara e che non si possa far altro che soggiacere in uno stato di pigrizia e di inerzia e soccombere al proprio destino di emarginati senza speranza di poter migliorare. La fotografia e l'ambientazione sono notevoli; la musica, arabeggiante di sottofondo, è suggestiva.

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