ROMEO DEVE MORIRE

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Conflitti etnici, Mafia, Violenza
Genere
Azione
Regia
Andrzej Bartkowiak
Durata
118'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Romeo must die
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Eric Bernt e John Jarrell Mitchell Kapner
Musiche
Stanley Clarke, Timbaland
Montaggio
Derek G. Brechin

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: Mitchell Kapner - Scenegg.: Eric Bernt e John Jarrell - Fotogr.(Scope/a colori): Glen Mac Pherson - Mus.: Stanley Clarke, Timbaland - Montagg.: Derek G. Brechin - Dur.: 118' - Produz.: Joel Silver e Jim Van Wyck.

Interpreti e ruoli

Jet Li (Han), Aaliyah (Trish), Delroy Lindo (Isaak), Isaiah Washington, Russel Wong.

Soggetto

I traffici sul porto di Oakland sono controllati da due famiglie in perenne conflitto tra di loro. Una è composta da asiatici, l'altra da afroamericani. L'equilibrio é molto precario, e la lotta per accaparrarsi spazi e denaro é sempre in agguato. Quando durante un conflitto a fuoco viene ucciso il figlio del capoclan asiatico, futuro erede dell'impero, la guerra è nuovamente dichiarata. Han, fratello maggiore del morto, finito in galera a Hong Kong a causa della famiglia, evade, arriva in America, comincia a indagare e su di lui subito incombe una doppia minaccia: da parte degli afroamericani e da parte dei veri assassini del fratello. Conosciuta Trish, figlia di Isaak il capo degli afroamericani, Han riesce con lei a predisporre un piano per risalire ai veri colpevoli e per smascherare i traffici illeciti. Il percorso è costellato di tante altre vittime, tra cui il fratello di Trish. Mentre Isaak porta avanti i contatti per nuovi, miliardari appalti, gli asiatici mettono in atto un doppio gioco, che Han riesce però a fermare. Il ragazzo ha poi un confronto decisivo con il padre, alla fine del quale il vecchio, sopraffatto dalla vergogna, si uccide. Quando le parti sono di fronte, arriva la polizia e l'ordine viene ristabilito. Trish e Han vanno via insieme.

Valutazione Pastorale

Il riferimento sarebbe, ancora una volta, al testo shakespeariano: due esponenti di famiglie nemiche tra loro trovano amicizia e intesa, che però contrastano con la realtà dei fatti. Ma è difficile immaginare un approccio più pretestuoso, inutile, deprimente di questo. Tutto poteva risolversi in un film d'azione, se non fossero stati abbondantemente superati i limiti del 'genere'. Rumori assordanti, psicologie inesistenti servono solo a lasciare lo spazio ad una violenza insistita e reiterata, oltretutto mostrata come una dimensione 'normale' per risolvere determinate situazioni. Anche i boss sono visti con simpatia, mostrati nelle loro 'debolezze' sentimentali e come buoni padri di famiglia. Film sbagliato e, per certi versi, pericoloso. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile, e violento dall'inizio alla fine. UTILIZZAZIONE: l'utilizzo é da escludere, sia in programmazione ordinaria che in altre circostanze.

Le altre valutazioni

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