100 METRI DAL PARADISO

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Amicizia, Evangelizzazione-missione, Famiglia - genitori figli, Mass-media, Solidarietà-Amore, Tematiche religiose
Genere
Commedia
Regia
Raffaele Verzillo
Durata
95'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Pier Francesco Corona, Salvatore De Mola, Raffaele Verzillo Pier Francesco Corona, Raffaele Verzillo
Musiche
Stefano Mainetti
Montaggio
Valentina Mariani

Orig.: Italia (2011) - Sogg.: Pier Francesco Corona, Raffaele Verzillo - Scenegg.: Pier Francesco Corona, Salvatore De Mola, Raffaele Verzillo - Fotogr.(Scope/a colori): Blasco Giurato - Mus.: Stefano Mainetti - Montagg.: Valentina Mariani - Dur.: 95' - Produz.: Scripta srl con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Domenico Fortunato (Mons. Angelo Paolini), Jordi Molla (Mario Guarrazzi), Giulia Bevilacqua (Marcella), Giorgio Colangeli (Ottavio), Lorenzo Richelmy (Tommaso), Ralph Palka (Mons. Higgins), Angelo Orlando (Liborio), Luis Molteni (Montolina), Arianna Bergamaschi (Stella), Milena Miconi. (Daniela Guarrazzi), Enzo Garinei (padre Livio), Gennaro Silvestro (padre Rocco), Chiara Rosa (suor Adele), Mariano Rigillo (card. Rosati), Ilaria De Laurentiis . (Livia)

Soggetto

Mons. Angelo Paolini, sacerdote in Vaticano, è convinto che la Chiesa debba aggiornare il proprio linguaggio per continuare a testimoniare la parola di Dio nel mondo. Mario Guarrazzi, suo amico d'infanzia, è un ex centometrista che in carriera ha vinto tutto ma non ha mai guadagnato la finale delle Olimpiadi. Di questo cruccio cerca riscatto attraverso il figlio Tommaso, anch'egli promettente velocista. Mario cade nella depressione, quando Tommaso gli comunica l'intenzione di voler entare in seminario. Mons. Paolini, pensando che lo sport sia uno dei possibili terreni di evangelizzazione, intuisce che le due cose possono convivere ed elabora un progetto imprevedibile: mettere in piedi la Nazionale Olimpica del Vaticano e partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. All'interno della Curia l'idea è osteggiata da alcuni e apprezzata da altri, tra cui il segretario di Stato Card. Rosati. Tra incertezze, contraddizioni, delusioni e euforia, il progetto tuttavia va avanti, e all'apertura della manifestazione la nazionale del Vaticano, piccola ma agguerrita, è tra quelle che sfilano davanti al mondo.

Valutazione Pastorale

"Non c'è alcun riferimento a fatti reali -dice Raffaele Verzillo, regista a cosceneggiatore- abbiamo inventato un Monsignore un po' folle con una gran volontà di rinnovare i metodi di diffusione della parola di Dio(...)". Il soggetto (sottoposto anche all'attenzione del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali) segue questa idea certamente originale, lasciandola al centro del racconto, e arricchendola con molti spunti di contorno, stimolanti e attuali. Il punto di partenza è il sincero entusiasmo che anima Mons. Paolini nel suo obiettivo di rendere moderno lo stile di comunicazione della Chiesa, legandosi a quelle espressioni nelle quali è possibile ottenere visibilità e adesioni immediate. L'incontro tra religione e sport apre molte riflessioni intorno a quel progetto educativo che già anima molte realtà diocesane sul territorio, e spinge a considerare la possibilità di un impegno più forte, di maggiore impatto mediatico. Lungo il copione emergono anche i temi della missione, della vocazione, dei sacerdoti di frontiera nelle zone disagiate. E' merito della regia tenere tutta questa materia, divisa tra concretezza e spiritualità, su un piano di esemplare linearità espressiva. La scelta del tono brillante offre occasioni per un umorismo immediato, misurato e autentico. Si parla insomma di argomenti importanti senza voler impartire lezioni, nè denunciare o fare critiche. Il messaggio che arriva dai personaggi è quello di una schiettezza solidale, un invito a parlare, confidarsi, essere l'uno di sostegno all'altro per una crescita reciproca senza confini. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in molte successive occasioni, come proposta nelle varie realtà eccelsiali (cineforum, scuole, associazioni di base...) per parlare del tema, ampio e attuale, del rapporto Chiesa/comunicazione.

Le altre valutazioni

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