Orig.: Giappone (2010) - Sogg.: Shoichirou Ikemiya - Scenegg.: Daisuke Tengan - Fotogr.(Scope/a colori): Nobuyasu Kita - Mus.: Koji Endo - Montagg.: Kenji Yamashita - Dur.: 126' - Produz.: Jeremy Thomas, Toshiaki Nakazawa, Takashi Hirajo.
Interpreti e ruoli
Koji Yakusho (Shinzaemon Shimada), Takayuki Yamada (Shinrokuro), Yusuke Iseya (Koyata), Goro Inagaki (Naritsugu Matsudaira), Masachika Ichimura (Hanbei Kitou), Mikijiro Hira (Doi), Hiroki Matsukata (Kuranaga), Ikki Sawamura (Mitsuhashi), Arata Furuta . (Sahara)
Soggetto
Il nobile samurai Shinzaemon Shimada riceve in segreto l'incarico di assassinare il crudele signore feudale Naritsugu in seguito alla sua violenta ascesa al potere. Il samurai progetta un'imboscata per catturare il feudatario al suo ritorno dalla capitale Edo. Shinzaemon e i suoi uomini trasformano un piccolo villaggio di montagna in una trappola mortale, ma all'arrivo di Naritsugu scoprono che il nemico ha una superiorità numerica di quindici a uno. Così i tredici assassini si preparano ad una battaglia con poche speranze di sopravvivenza.
Valutazione Pastorale
Presentandolo in concorso a Venezia 2010, Takashi ha detto: "Vorrei farvi conoscere una sensazione di piacere che altrimenti non potreste capire. Questo è un film di samurai e terrore in grado di mostrarvi i fiori della vita e della morte. Semplici, radicali e bellissimi.(...) Cerco sempre di trovare dei temi universali quando faccio un film storico di samurai (Jidaigeki)". Entrare nella fitta simbologia del medioevo giapponese, nei rituali gestuali e verbali dietro i quali si nascondono rinvii, rimandi, sentimenti, è certo molto complicato. Amore e vendetta, giustizia e violenza si inseguono, si scontrano, si annullano fino allo sfinimento, ossia fino a quando il guerriero è in grado di consumare l'ultima goccia di sangue. Tragedia shakespeariana e epica western cercano di fondersi in una imaginifica dimensione plastica dell'immagine. Il rischio della 'maniera' però incombe. La crudeltà indotta da omicidi spietati toglie respiro all'azione, si insinua un didascalismo che blocca la costruzione psicologica dei personaggi. In Giappone il Jidaigeki è un genere molto diffuso. Mette in primo piano la volontà guerriera e feroce di molti giapponesi. Dal punto di vista pastorale, è da osservare, al di là dello stile, con qualche distacco, e il film è da valutare come complesso, e nell'insieme violento.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ben tenendo presente quanto detto sopra. Più adatto per occasioni mirate per apprezzare la novità, anche stilistica, della proposta. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.