A/R ANDATA+RITORNO

Valutazione
Discutibile, problematico
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, Giovani, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Marco Ponti
Durata
96'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Motel Connection
Montaggio
Walter Fasano

Orig.: Italia (2004) - Sogg. e scenegg.: Marco Ponti - Fotogr.(Scope/a colori): Marcello Montarsi - Mus.: Motel Connection - Montagg.: Walter Fasano - Dur.: 96' - Produz.: Roberto Buttafarro per RAI Cinema, Harold & Motion Pictures, Mikado.

Interpreti e ruoli

Vanessa Incontrada (Nina), Libero De Rienzo (Dante), Kabir Bedi (Tolstoj), Remo Girone (padre di Dante), Ugo Conti (Mohammed), Massimo De Santis (Smeg), Fabio Troiano (Stampella), Giuseppe Loconsole (Scorpio), Michele Di Mauro (Celia), Esther Ortega (Louise), Vanessa Compagnucci .

Soggetto

Braccato dagli usurai, il giovane Dante da Torino ripara in Spagna, e non sa che proprio nello stesso momento nel suo appartamento va ad abitare l'hostess spagnola Nina, bloccata da uno sciopero e portata lì da Tolstoj, cameriere d'albergo e amico di Dante. Quando Dante rientra all'improvviso in Italia, trova la ragazza a casa e sulle prime per entrambi la sorpresa è grossa. Lui però deve pensare ai creditori che gli concedono ancora ventiquattro ore di tempo per pagare. Tolstoj allora escogita un piano cui partecipano alcuni personaggi residenti nell'albergo. Dante coinvolge alcuni suoi amici, e anche Nina accetta di partecipare. Dalla cassaforte di una stanza viene prelevata una cifra imprecisata. Dante arriva in tempo all'appuntamento e salda il debito con gli strozzini. Intanto lo sciopero degli aerei è finito. Nina riparte. Dante dalla terrazza del Museo egizio guarda l'aereo passare e saluta.

Valutazione Pastorale

Questo secondo titolo di Marco Ponti (dopo l'esordio con "Santa Maradona") è forse meno convincente sul piano narrativo ma più articolato e ricco sotto il profilo psicologico e comportamentale. Su un racconto che ben presto svicola sui toni parodistico-sentimentali e cerca di cancellare ogni sospetto di romanticismo dando ampio spazio a battute e situazioni al limite del surreale, il regista disegna il quadro di un disagio contemporaneo tra disadattamento e voglia di fuga. Muovendosi con disincanto e quasi con disprezzo verso la vita, i protagonisti tradiscono invece quell'ansia di provocazione che nasce da una umanità delusa ma non rassegnata e cerca la normalità del vivere nei canali della necessità quotidiana. C'è compassione per un gruppo di persone che sembrano fuori da ogni segmento sociale eppure cercano di afferrare il sogno di un amore, di un sentimento. Certo non mancano dialoghi fuori misura e situazioni eccessive e non sempre motivate. Ma tra passaggi meno convincenti, non è da trascurare la cornice del Natale, il recupero di un qualcosa che c'è anche se sfugge e trova il momento più suggestivo nel sottofinale dopo i titoli di coda: sequenza che si suggerisce di vedere, restando in sala fino alla fine. Tra alti e bassi dunque il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e nell'insieme problematico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come proposta su tematiche giovanili nell'Italia di oggi. Attenzione per i minori in vista di passaggi televisivi o uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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