ADRENALINA

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Albert Pyun
Durata
'77
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
ADRENALIN - FEAR THE RUSH
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Albert PyunAlbert Pyun
Musiche
Tony Riparetti
Montaggio
Ken Morrisey

Sogg e Scenegg.: Albert Pyun - Fotogr.: (Scope/a colori) George Mooradian - Mus.: Tony Riparetti - Montagg.: Ken Morrisey - Dur.: '77 - Produz.: Tom Karnowski, Gary Sch- moeller

Interpreti e ruoli

Christopher Lambert (Lemieux), Natasha Henstridge (Delon), Norbert Weisser (Cuzo), Elizabeth Barondes (Wocek), Xavier Declie (Volker), Nicholas Guest (Rennard), Andrew Divoff (Sterns), Jon Epstein (Waxman), Craig Davis . (il sospettato)

Soggetto

A Boston, nel 2007, sta dilagando la paura del contagio e della malattia. Il governo degli Stati Uniti si vede costretto a chiudere in campi di quarantena tutti gli immigrati provenienti da zone a rischio. In uno di questi campi, allargatosi fino alle dimensioni di una città, un mutante combatte contro gli agenti e si asserraglia in una ex-prigione. Per catturarlo viene organizzata una spedizione con l'agente Lemieux e altri tre agenti, tra cui la giovane Delon. Il gruppetto si inoltra nell'edificio, ma incontra molte difficoltà nel muoversi tra cunicoli e corridoi. In uno scontro a fuoco, Lemieux è ferito e dice a Delon di andare a chiedere aiuto. La ragazza torna all'esterno, si trova all'improvviso faccia a faccia con il replicante, spara e lo uccide. Il pericolo è scongiurato. Delon, che dovrebbe essere imprigionata perché in possesso di un passaporto falso, viene scortata insieme al figlioletto oltre il confine del campo di quarantena.

Valutazione Pastorale

Valutazione pastorale: si tratta di un film di taglio fantastico, ambientato in un futuro non tanto lontano e concepito sul consueto copione di una minaccia incombente di fronte alla quale un manipolo di coraggiosi si getta, ottenendo la salvezza finale. La realizzazione è modesta e tirata via, non c'è ritmo, le situazioni si sviluppano all'insegna solo di una violenza continuata, insistita e inutile. Un prodotto senza capo né coda che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile, essendo la violenza che lo caratterizza del tutto fine a se stessa. Utilizzazione: non si vedono possibilità di utilizzo del film né in programmazione ordinaria né in altri contesti.

Le altre valutazioni

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