AIR FORCE ONE *

Valutazione
Discutibile, violenze*
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Wolfgang Petersen
Durata
123'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
AIR FORCE ONE
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Richard Francis Bruce

Sogg. e scenegg.: Andrew W.Marlowe - Fotogr.(Scope/a colori): Michael Ballhaus - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Richard Francis Bruce - Dur.: 123' - Produz.: Armyan Bernstein, Wolfgang Petersen, Gail Katz, Jon Shestack.

Interpreti e ruoli

Harrison Ford (James Marshall), Gary Oldman (Korshunov), Glenn Close (Vice Presidente Bennett), Dean Stockwell (Stanton Dean), Wendy Crewson (Grace Marshall), Liesel Matthews (Alice Marshall), Paul Guilfoyle (Lloyd Shepard), Xander Berkeley, Elya Baskin, William H.Macy, Jurgen Prochnow, Levani Outchaneichvili, Donna Bullock.

Soggetto

Dopo aver concluso a Mosca una appassionata conferenza stampa in cui ha chiaramente detto ai diplomatici russi di non voler più tollerare in futuro violazioni dei diritti umani come quelle attuate dal generale Radek, capo di uno degli Stati del dopo Urss e appena arrestato dalla Russia, il presidente degli Stati Uniti James Marshall si appresta a tornare in patria in compagnia di moglie e figlioletta a bordo dell'aereo presidenziale, l'inaccessibile Air Force One. Ma poco dopo il decollo, l'aereo cade in mano di un gruppo di fedeli di Radek che chiedono la liberazione del loro leader, minacciando di uccidere uno dopo l'altro tutti i passeggeri se la richiesta non verrà accolta. A Washington la vice Presidente Bennett non riesce a trattare con loro, e cosi Marshall, in un primo momento creduto morto, da una zona nascosta dell'aereo comincia una lenta azione di fronteggiamento dei terroristi. Alcuni ostaggi muoiono, Radek viene liberato ma a sua volta ucciso, Marshall e Korshunov, capo dei terroristi, arrivano alla resa dei conti. Il coraggio del presidente è premiato, la sua famiglia è salva, il pericolo sventato.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una grande macchina spettacolare, costruita con i migliori effetti speciali in grado di creare tensione, suspence e coinvolgimento emotivo. Narrativamente, la storia evidenzia il fatto che il cinema americano, dopo il crollo del muro di Berlino, è alla ricerca di nuovi nemici come rischi per l'umanità e li individua in possibili focolai di un ritorno del comunismo. Ma il tono avventuroso resta prevalente, anche se, a forza di troppi eccessi, la tenuta drammatica qua e là cade nel risibile. Dal punto di vista pastorale, è evidente l'attenzione per la famiglia ma c'è troppa violenza che si prende sul serio e non cede mai ad un po' di autoironia. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per i minori in ordine a certi momenti di violenza fredda e spietata (l'uccisione degli ostaggi). In altri contesti l'utilizzo può essere ampio, per tematiche inerenti i film sul presidente Usa, i dirottamenti aerei, il parallelo tra i vecchi e nuovi "eroi" americani (prima il western, oggi l'impegno a salvare l'umanità).

Le altre valutazioni

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