AMERICAN SNIPER

Valutazione
Problematico, Raccomandabile, dibattiti ***
Tematica
Bibbia, Famiglia, Guerra, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Psicologia, Storia, Terrorismo
Genere
Drammatico
Regia
Clint Eastwood
Durata
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
American Sniper
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jason Hall basato sul libro scritto da Chris Kyle con Scott McEwen e Jim DeFelice
Musiche
Joseph S. Debeasi
Montaggio
Joel Cox, Gary D. Roach

Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: basato sul libro scritto da Chris Kyle con Scott McEwen e Jim DeFelice - Scenegg.: Jason Hall - Fotogr.(Scope/a colori): Tom Stern - Mus.: Joseph S. Debeasi (musica aggiuntiva) - Montagg.: Joel Cox, Gary D. Roach - Dur.: - Produz.: Robert Lorenz, Andrew Lazar, Bradley Cooper, Peter Morgan, Clint Eastwood.

Interpreti e ruoli

Bradley Cooper (Chris Kyle), Sienna Miller (Taya Renae Kyle), Jake McDorman (Biggles), Luke Grimes . (Marc Lee), Navid Negahban (Sheik Al Obodi), Keir O'Donnell (Jeff Kyle), Eric Close (Agente DIA Snead), Sam Jaeger (ufficiale SEAL della Marina Martin), Kevin Lacz . (Dauber)

Soggetto

Chris Kyle, arruolato nell'US Navy Seal, viene inviato in Iraq con una missione precisa:proteggere i suoi commilitoni nel ruolo di cecchino. La sua straordinaria precisione salva innumerevoli vite sul campo di battaglia, al punto che tra la truppa viene soprannominato "leggenda". Allo stesso tempo però, Chris è impegnato in un'altra battaglia, non meno importante, quella con la famiglia, la moglie Taya e i due figli: i ruoli di marito e padre mal si conciliano con le assenze prolungate in zona di guerra. Eppure, tra partenze e ritorni, Chris sta fuori per quattro anni. Fino al rientro che sembra quello definitivo e che lo mette comunque di fronte al ricordo ineliminabile della guerra. Stressato e debilitato, Chris si sforza si apparire normale. Una mattina accetta di passare qualche ora con un reduce bisognoso di aiuto. Chris non tornerà più a casa, L'uomo lo uccide all'improvviso. E' il febbraio 2013.

Valutazione Pastorale

Lo spunto arriva da una vicenda vera e amaramente beffarda: Chris sta provando con grande sforzo a prendere le giuste distanze dalla guerra, ossia dalla presenza incombente della guerra nella propria vita; sta cercando di rendersi di nuovo disponibile per la moglie e i figli, quando un reduce, un soldato appena rientrato in patria al quale vuole offrire sostegno gli spara uccidendolo. Un percorso da tragedia alta e imperscrutabile, nel quale il copione si cala seguendo uno sviluppo narrativo che intreccia violenza e giustizia. La guerra, le tante guerre che l'America ha combattuto e ancora combatte, i lutti, le privazioni, la difesa, le ferite subite e inferte: è un grande affresco di vita, storia, leggenda, di cinema sublimato nell'autenticità e spalmato nella mitologia americana questo copione che Eastwood trasforma in un accorato appello alla riconciliazione, alla difesa dei valori autentici a danno di inutili fanatismi. Un patriottismo che significa fiducia nel bello, nel vero, nella famiglia come sostegno, come capacità di ascoltare, di aspettare, di comprendere. Un regia di limpida suggestione, una lezione di autenticità da parte di Eastwood, che a 84 anni, getta sul mondo e sulle cose uno sguardo acuto, lucido, intelligente, libero da condizionamenti. Un richiamo forte alla necessità di mettere uomo/donna in primo piano da parte di un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come raccomandabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive come prodotto di alta qualità, spettacolare e denso di spunti di riflessione.

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