Palma d'oro al 76° Festival di Cannes (2023), vincitore anche di 6 Premi EFA, 2 Golden Globe e 5 nomination agli Oscar 2024
Interpreti e ruoli
Sandra Huller (Sandra), Swann Arlaud (Vincent), Milo Machado Graner (Daniel), Antoine Reinartz (Procuratore generale), Samuel Theis (Samuel), Jehnny Beth (Marge), Saadia Bentaieb . (Nour), Camille Rutherford (Zoé), Anne Rotger (Giudice)
Soggetto
Alpi francesi, in uno chalet immerso nella neve vivono la scrittrice di successo Sandra, suo marito Samuel, anche lui scrittore ma bloccato nella creatività, e il figlio preadolescente Daniel, ipovedente. La loro quotidianità precipita quando Daniel si getta dalla finestra e Sandra viene ritenuta responsabile della sua morte. Si apre un serrato e teso processo, che non risparmierà nulla anche al piccolo Daniel…
Valutazione Pastorale
La forza di un’idea e la potenza di una regia-scrittura. È il segreto del bellissimo film francese “Anatomia di una caduta” (“Anatomie d’une chute”) di Justine Triet, scritto a quattro mani con il compagno Arthur Harari, con protagonista un’intesa Sandra Hüller. Forte della vittoria della Palma d’oro a Cannes76, 6 Premi EFA, 2 Golden Globe e al momento 5 candidature agli Oscar, il film ha mostrato una straordinaria tenuta in sala, dallo scorso 26 ottobre. La storia. Alpi francesi, in uno chalet immerso nella neve vivono la scrittrice di successo Sandra, suo marito Samuel, anche lui scrittore ma bloccato nella creatività, e il figlio preadolescente Daniel, ipovedente. La loro quotidianità precipita quando Daniel si getta dalla finestra e Sandra viene ritenuta responsabile della sua morte. Si apre un serrato e teso processo, che non risparmierà nulla anche al piccolo Daniel… "La mia intenzione – ha sottolineato la Triet – era quella di girare un film che raccontasse la caduta di una coppia. La discesa fisica ed emotiva di un corpo diventa il simbolo del declino della storia d’amore dei due protagonisti”. Più che il tema al centro del racconto di “Anatomia di una caduta”, a colpire, a renderlo sensazionale, è di certo il suo svolgimento in un sapiente accordo di regia e scrittura. Il film è tutto nella scrittura, così puntuale, accorta e serrata. La Triet ha firmato il film della carriera, quello che le ha garantito memorabilità e riconoscibilità internazionale. Acuta e tagliente è la sua disamina della relazione di coppia, condotta come una fredda dissezione di un cadavere in una sala d’autopsia: la fine di un amore, l’emergere di rivalità e conflitti sottaciuti, il rapporto con la scrittura che segue due direzioni differenti tra moglie e marito; e ancora la gelosia, la sessualità e la dimensione genitoriale. Una radiografia intima e al contempo un appassionante Courtroom Drama che la protagonista Sandra Hüller governa magistralmente. Per i temi declinati è spietato, ma per lo stile e la dinamica di racconto, gli sguardi di regia, “Anatomia di una caduta” è magnifico e geniale. Lascia il segno, tragicamente. Complesso, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Adatto per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito. Per i temi in campo, è indicato per un pubblico adulto.