ANGEL EYES-Occhi d’angelo

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Donna, Famiglia
Genere
Commedia
Regia
Luis Mandoki
Durata
102'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Angel eyes
Distribuzione
Warner Bros Italia
Musiche
Marco Beltrami
Montaggio
Jerry Greenberg

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Gerald Di Pego - Fotogr.(Panoramica/a colori): Piotr Sobocinski - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Jerry Greenberg - Dur.: 102' - Produz.: Mark Canton, Elie Samaha.

Interpreti e ruoli

Jennifer Lopez (Sharon Pogue), Jim Caviezel (Catch/Steve Lambert), Jeremy Sisto (Larry Pogue), Terrence Howard (Robby), Sonia Braga (madre di Sharon), Shirley Night

Soggetto

Sharon Pogue, agente nella polizia di Chicago, è abituata a trattare bruscamente colleghi e altre persone. Un giorno, durante un conflitto a fuoco, viene salvata dall'inatteso intervento di Catch, uno strambo giovane visto spesso aggirarsi nel quartiere senza una meta precisa. Sharon conduce Cash in un bar e poi vanno a casa di lei. Quindi Sharon si incontra con la sorella econ la mamma. Un triste episodio ha diviso anni addietro la famiglia composta anche da un fratello: Sharon aveva fatto arrestare il padre per presunte violenze sulla madre. Ma ora Sharon vuole cercare di capire il perchè di di questo mistero che circonda Catch. Lo invita alla festa del rinnovo delle promesse matrimoniali dei genitori, poi vanno fuori insieme e in un locale lui comincia a suonare la tromba. Uno presente allora dice di riconoscerlo e che il suo nome é Steve Lambert. Lei allora gli ricorda di un incidente avvenuto un anno prima in cui lui dovrebbe aver perso la memoria, ma Catch dice che non è vero. Allora Sharon incontra la mamma della moglie di Catch morta proprio nell'incidente; mentre lui quasi istintivamente arriva al cimitero davanti alla tomba della moglie. Il passo più difficile sembra essere fatto. Catch si sta sbloccando dai fantasmi del passato: lo rivela il fatto che invita Sharon ad andare via insieme in macchina. E lui alla guida, no n sentendosi più colpevole per il terribile episodio di un anno prima.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film tutto sommato da definire "di routine", ossia di intrattenimento senza troppi pensieri. I toni melodrammatici fanno inclinare il copione più verso il tono della commedia a sfondo un po' passionale. Il percorso prevede di partire da situazioni difficili e di arrivare a conclusioni in cui tutto è rimesso a posto: l'odio tra la figlia e il padre per quel lontano arresto finisce e lascia il posto a comprensione e affetto; il trauma sopportato da Catch per la perdita senza volerlo di moglie e figlioletta arriva a conclusione con la consapevolezza di dovere riprendere il cammino della vita con una nuova donna. Tutti i cattivi pensieri si volgono in buoni propositi per l'avvenire. Ci sarebbero tematiche di qualche interesse, ma la poca incisività nella costruzione dei personaggi frena la possibilità di un coinvolgimento più ampio. Resta uno spettacolo di buona fattura, con elementi comunque apprezzabili che, dal punto di vista pastorale, fanno valutare il film come accettabile, e semplice nello svolgimento complessivo. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria come spettacolo ben confezionato e scorrevole.

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