AUSTIN POWERS – IL CONTROSPIONE

Valutazione
Insulso, volgarità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Jay Roach
Durata
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
AUSTIN POWERS
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Mike Myers
Musiche
Canzoni Varie
Montaggio
Jay Roach

Sogg. e Scenegg.: Mike Myers - Mus.: Canzoni Varie (Supervisore: John Houlihan) - Montagg.: Jay Roach (98') - Produz.: Suzanne Todd, Jennifer Tood

Interpreti e ruoli

Mike Myers (Austin/Dr.Evil), Elizabeth Hurley (Vanessa Ken-sington), Michael York (Basil Exposition), Mimi Rogers (Sig.ra Kensing-ton), Robert Wagner (Numero 2), Paul Dillion (Patty O'Brien), Fabiana Ude-nio (Alotta Fagina), Seth Green . (Scott Evil)

Soggetto

Nella Londra del 1967, Austin Powers è un giovane che segue tut-ti i dettami della moda di Carnaby Street, va alle feste e frequenta molte ragazze. Di giorno fa il fotografo di moda, di notte diventa una spia pronta a mettersi al servizio di Sua Maestà al primo accenno di guai. Compiuta l'en-nesima missione, Austin viene ibernato e dopo trent'anni viene scongelato per tornare ad affrontare il suo nemico storico, il dott. Evil che, con la multi-nazionale Virtucon, minaccia il mondo con il "progetto Vulcano". Ad Austin è affiancata l'agente Vanessa, figlia di una sua amica degli anni Sessanta, efficiente ed affascinante, che Austin comincia a corteggiare con insistenza. I due arrivano a Las Vegas, si infiltrano nel quartiere sotterraneo di Evil,ven-gono catturati, si liberano, affrontano un gruppo di donne robot e altri perico-lo, prima di sconfiggere definitivamente il malvagio Evil. Austin ora capisce di dover controllare la propria esuberante sessualità, se vuole conquistare l'a-more di Vanessa.

Valutazione Pastorale

sarà pure un irriverente omaggio al cinema degli anni Sessanta, sarà vero che il protagonista cerca (ma non ci riesce) di muo-versi nella tradizione di Peter Sellers, ci sarà qualche punta di ironia: tutto ammissibile, perchè gli appassionati non mancano mai, ma nell'insieme il film si segnala solo per una comicità insulsa e sopra le righe, per un raccon-tare sbrindellato e inconcludente che crea solo noia e rammarico per l'occa-sione persa. Inoltre, dal punto di vista pastorale, va sottolineata l'insistenza di volgarità espressive inutili e gratuite. Utilizzazione: sia per la programmazione ordinaria che per altre circostanze, si fa fatica ad individuare i motivi per cui valga la pena di utilizzare il film (la comicità è sempre fredda e quasi calcolata, il ritmo lento, solo le musiche e le canzoni ricreano il clima anni Sessanta)

Le altre valutazioni

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