BACIAMI GUIDO

Valutazione
Inaccettabile, squallido
Tematica
Omosessualità
Genere
Commedia
Regia
Tony Vitale
Durata
85'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Kiss me Guido
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
Randall Poster
Montaggio
Alexander Hall

Orig.: Stati Uniti (1997) - Sogg. e scenegg.: Tony Vitale - Fotogr.(Normale/a colori): Claudia Raschke - Mus.: Randall Poster - Montagg.: Alexander Hall - Dur.: 85' - Produz.: Ira Deutchman, Christine Vachon.

Interpreti e ruoli

Nick Scotti (Frankie), Anthony Barrile (Warren), Molly Price (Meryl), Anthony De Sando (Pino), Craig Chester (Terry), Christopher Lawford (Dakota), Domenick Lombardozzi (Joey Chips), David Deblinger, John Tormey, Antonia Rey, Irma St. Paule, Jennifer Esposito, Anthony Vitale, Frankie Dellarosa.

Soggetto

Frank vuole cambiare casa e ambiente, Warren é alla ricerca di un coinquilino. Tramite un avviso sul giornale, i due ragazzi fanno conoscenza. Ci vuole poco perchè capiscano di essere l'uno l'opposto dell'altro. Frank, di origine siciliana, tradizionalista e sempliciotto, è continuamente a caccia di ragazze. Warren, attore impegnato, é legato al teatro d'avanguardia molto vicino ai gruppi omosessuali. La convivenza tra i due si presenta difficile e inevitabilmente soggetta a innumerevoli equivoci. Dopo tanti, prolungati contrasti, tuttavia scatta tra i due la molla della comprensione e dell'amicizia. Nonostante ci siano a creare ulteriori difficoltà le intromissioni della rumorosa famiglia di Frank da un lato e i capricci degli imprevedibili amici di Warren dall'altro, i due riescono a dare vita al loro progetto. Mettono su uno spettacolo, che va in scena con successo. Alla festa dopo la rappresentazione, nell'euforia tutti si spiegano e le relazioni tra le persone si ricompongono. Frank e gli amici dicono di voler andare dal Bronx dove si trovano 'in centro', ossia a Manhattan, in cerca di ragazze.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una stucchevole e quanto mai snobbistica commediola sul sottobosco intellettuale-gay newyorchese. Il racconto é così maldestro, tirato via, insulso da impedire qualunque possibile osservazione di tipo realistico, sociologico, esistenziale su questi spaccati di vita che sicuramente esistono e che non debbono a priori essere emarginati. Ma non è con prodotti del genere che possono essere in qualche misura accostati. Qui dominano sciatteria, faciloneria, retorica a piene mani, all'insegna del 'tutto é giusto e possibile'. Dal punto di vista pastorale, il film diventa veicolo accattivante di comportamenti deprecabili ed è da valutare come squallido, e inaccettabile. UTILIZZAZIONE: non si vedono possibili forme di utilizzazione, nè in programmazione ordinaria né in altre circostanze. Attenzione va tenuta nel caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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