Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: Marianne Wibberley, Cormac Wibberley, Ron Shelton - Scenegg.: Ron Shelton, Jerry Stahl - Fotogr.(Scope/a colori): Amir Mokri - Mus.: Trevor Rabin - Montagg.: Mark Goldblatt, Thomas Muldon, Roger Barton - Dur.: 140' - Produz.: Jerry Bruckheimer.
Interpreti e ruoli
Will Smith (Mike), Martin Lawrence (Marcus), Gabrielle Union (Sid), Jordi Molla (Tapie), Peter Stormare (Alexej)
Soggetto
A Miami gli agenti di polizia Mike Lowrey e Marcus Burnett stanno lavorando alla ricerca di Johnny Tapia, boss della droga. Mick e Marcus sono molto amici, anche se in modo un po' particolare: litigano in continuazione, si fanno scherzi e dispetti, anche quando Marcus invita Mike a casa, a pranzo con la propria bella famiglia. Qualcosa sembra muoversi positivamente quando viene individuato il percorso che dovrà fare la droga in arrivo e sopratutto il modo in cui verrà nascosta. Ma tutto torna a complicarsi, perchè alla caccia di Tapia c'é anche Sid, che é un'agente federale antidroga ma soprattutto è anche sorella di Marcus ed ha una storia in atto con Mike. Mentre Tapia deve vedersela con un boss russo che voleva ingannarlo, i due riescono ad entrare nella villa del capo. Qui però Sid viene catturata e portata a Cuba. Una squadra speciale allora si forma attorno a Mike e Marcus. Nell'isola, dopo agguati e sparatorie, Tapia viene eliminato, e Sid liberata. Ormai Mike Sid possono vedersi davanti a tutti. Ma Marcus continua ad essere vittima degli scherzi di Mike.
Valutazione Pastorale
Si tratta del seguito di "Bad boys" (1995) ma può anche essere visto sganciato dal primo. Se questo sia un punto a favore o meno, é difficile stabilirlo. Fatto sta che la coppia di poliziotti amici è ormai un preciso 'genere' del cinema americano con un copione già scritto di situazioni, gesti, dialoghi che 'devono' sempre esserci. A creare qualche differenza non resta altro che la possibilità di alzare il tasso di spettacolarità dei momenti d'azione. Va detto che alcuni inseguimenti sull'autostrada sono di forte impatto visivo, scatenati e affidati agli effetti speciali al punto giusto. Sull'altro versante si fanno i conti con grossolanità verbali a briglia sciolta, a commento di schermaglie fin troppo esagerate. Un prodotto all'americana, commercialmente impeccabile ma fin troppo rumoroso e lungo (due ore e venti). Dal punto di vista pastorale, buttando tutto sui toni sopra le righe ma mantenendo un quadro di fondo familiare preciso, il film è da valutare come discutibile, e segnato da crudezze. UTILIZZAZIONE: il film può essere usato in programmazione ordinaria con preferenza per gli spettacoli serali per un pubblico adulto. Attenzione per i minori anche in vista di passaggi televisivi.
