BEL AMI – STORIA DI UN SEDUTTORE

Valutazione
Complesso, superficialità
Tematica
Donna, Letteratura, Matrimonio - coppia, Potere, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Declan Donnellan
Durata
102'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Francia, Gran Bretagna, Italia
Titolo Originale
Bel Ami
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Rachel Bennette tratto dal romanzo "Bel Ami" di Guy de Maupassant
Musiche
Rachel Portman, Lakshman Joseph De Saram
Montaggio
Masahiro Hirakubo

Orig.: Gran Bretagna/Francia/Italia (2012) - Sogg.: tratto dal romanzo "Bel Ami" di Guy de Maupassant - Scenegg.: Rachel Bennette - Fotogr.(Scope/a colori): Stefano Falivene - Mus.: Rachel Portman, Lakshman Joseph De Saram - Montagg.: Masahiro Hirakubo - Dur.: 102' - Produz.: Uberto Pasolini, Laurie Borg.

Interpreti e ruoli

Robert Pattinson (George Duroy detto Bel Ami), Uma Thurman (Madeleine Forestier), Christina Ricci (Clotilde de Marelle), Kristin Scott-Thomas (Virginie Rousset), Colm Meaney (Rousset), Philip Glenister (Charles Forestier), Holly Grainger (Suzanne Rousset), Pip Torrens (Paul), James Lance (Francois Laroche), Amy Marston (Nanny), Natalia Tena (Rachel)

Soggetto

Parigi, 1890. Dalla provincia il giovane George Duroy arriva nella capitale senza soldi ma con grande voglia di avere successo. L'incontro fortuito con un compagno d'arme gli permette di essere chiamato a collaborare con un giornale, dove scrive il diario della propria esperienza nell'esercito. Madeleine, moglie del commilitone, è la prima donna che cade tra le sue braccia, la prima di una serie destinata a creare scompiglio nella bella società parigina tra giornalismo, politica, affari. George, detto Bel Ami, passa da un matrimonio all'altro, sempre seguendo convenienza e profitto.

Valutazione Pastorale

Più è importante, più un romanzo meriterebbe attenzione al momento di ridurlo per il cinema: per dire che la distanza tra questa versione e il testo di Guy de Maupassant è così profonda da rendere l'insieme veramente insipido e inconcludente. Dal copione emerge una figura di arrampicatore sociale con poco nerbo e poca convinzione, un cinico quasi 'obbligato' con motivazioni che sembrano scritte a tavolino. Il resto lo fa una 'non regia' che sbaglia inquadrature e cammina fuori centro, incapace di costruire lo sfondo, le psicologie, i caratteri. C'è cattiveria ma George arriva alla fine senza riuscire a diventare un convincente Bel Ami. Operazione sbagliata, dunque, che non consente di mettere a fuoco il prototipo negativo di quel giovane privo di sentimenti. Per cui il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e segnato da superficialità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, soprattutto nel confronto con l'importante romanzo del narratore francese. Molta attenzione è da tenere in ordine alla presenza di minori e piccoli, di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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